Jack Kerouac, su «la Lettura» i versi di un «poeta jazz»
«Voglio essere considerato un poeta jazz/ che suona un lungo blues durante una jam session/ una domenica pomeriggio». Jack Kerouac non è stato solo il grande narratore di Sulla strada (1957). In occasione dei 50 anni dalla sua morte (a 47 anni), che cadono oggi, il nuovo numero de «la Lettura», il #412 in edicola per tutta la settimana fino a sabato, omaggia l’autore beat, e poeta, con due pagine di Roberto Galaverni.
L’occasione è anche l’uscita da Mondadori delle sue raccolte poetiche, i Blues di Jack Kerouac, edizione italiana di Collected Poems, volume uscito nel 2012 negli Stati Uniti a cura di Marilène Phipps-kettlewell. Nel testo i due libri pubblicati in vita, le raccolte postume e alcune poesie sparse.
Il supplemento unisce voci (e parole) di numerosi autori. A distanza di undici anni da Chiamami col tuo nome, Teresa Ciabatti recensisce André Aciman, definendolo «sentimentale, spiazzante, profetico». Lo scrittore americano esce con il nuovo romanzo, Cercami (Guanda, dal 28 ottobre) e riparte dai protagonisti Oliver ed Elio, e dalla storia diventata poi un film di Luca Guadagnino nel 2018. Il nuovo libro inizia anni prima (il tempo è imprecisato) di Chiamami col tuo nome e dentro c’è tutta la dimensione umana: la vita familiare e matrimoniale, la giovinezza e la vecchiaia, l’innocenza e persino l’incesto. Un universo senza tabù, dove tutto sembra possibile.
E ancora: in un racconto scritto per «la Lettura», lo spagnolo Arturo Pérez-reverte presenta il suo nuovo investigatore, un cane ex campione di combattimenti clandestini protagonista de I cani di strada non ballano, in uscita domani per Rizzoli. Mentre due pagine accolgono l’incipit del nuovo romanzo di Isabel Allende, Lungo petalo di mare (Feltrinelli), in libreria da giovedì.
Dante e le parole della Commedia sono al centro di una visualizzazione di Giulia De Amicis che raccoglie i primi 80 termini più frequenti nell’opera del poeta. Il più usato? «Occhi». Accompagna l’indagine un articolo di Paolo Di Stefano. Ma la lingua può diventare anche strumento di persuasione e propaganda. Due volumi, uno di Andrea Moro (La nave di Teseo) e l’altro di Edoardo Lombardi Vallauri (il Mulino) indagano le strategie per condizionare l’opinione pubblica. Ne scrive il linguista Giuseppe Antonelli.
In edicola è possibile acquistare a 9,90 (prenotabile anche su primaedicola.it) l’agendina 2020 de «la Lettura». Realizzato in Italia e stampato da Aspitalia (Bergamo), l’annuario è realizzato in collaborazione con l’università Iulm, con due testi dello scrittore islandese Jón Kalman Stefánsson (pubblicato in Italia da Iperborea) e del direttore del «Corriere», Luciano Fontana.