Tra Roma e Ranieri è un pareggio triste
Cori contro Vieira della Samp, i giallorossi si dissociano
GENOVA In estrema sintesi: la Roma è una squadra triste. Triste la classifica, con i giallorossi superati anche dal Cagliari. Triste il gioco, con sempre meno occasioni create e meno gol segnati: la Samp, peggior difesa del campionato, 16 gol subiti, ieri non ha corso rischi. Tristissima la situazione degli infortunati: a Marassi si sono aggiunti Cristante (muscolare, al primo affondo, in pratica è andato in campo già pronto per la barella) e Kalinic (forte trauma tra polpaccio e ginocchio sinistro, rischia un lungo stop). La Roma ha dovuto ricorrere a Pastore come regista — buono il primo tempo, in calo nella ripresa — e a Dzeko in campo con la maschera protettiva, lontanissimo da una condizione accettabile. Ha giocato con coraggio, ma ha dovuto «scansarsi» a ogni contrasto aereo. Quale squadra andrà in campo giovedì contro il Borussia e domenica contro il Milan è un mistero.
Non solo triste ma vergognoso che dal settore ospiti sia partito qualche buu razzista verso Vieira («Sì, li ho sentiti»), quando il sampdoriano è stato ammonito, all’inizio, per fallo su Zaniolo. Fatto segnalato dal quarto uomo all’arbitro ma non più ripetuto durante la gara. Maresca ha ben gestito la situazione e rincuorato Vieira alla fine del primo tempo. La risposta del club giallorosso è stata l’unico vero raggio di luce della giornata: «La AS Roma si scusa con Ronaldo Vieira per i buu razzisti subiti. La Società non tollera alcun genere di razzismo e supporterà le autorità nell’individuare e, conseguentemente, mettere al bando i responsabili degli insulti razzisti». Una linea già presa con lo pseudo-tifoso che sui social aveva chiamato Juan Jesus «scimmione».
L’altra faccia della partita è la soddisfazione della Samp per il primo pareggio in campionato, dopo le sei sconfitte e l’unico successo che sono costati l’esonero a Di Francesco. Claudio Ranieri ha festeggiato il compleanno con un punto che fa morale. Si è comportato come previsto: 44-2 con linee strette, corsa e contrasti, un buon Bertolacci in regia. Purtroppo la coppia Quagliarella-gabbiadini è lontanissima dal rendimento degli anni passati. Tra due giornate, contro il Lecce, sarà già uno spareggio-salvezza, vero obiettivo dei blucerchiati in questa stagione di passione, con il presidente Ferrero anche ieri contestato.
La Roma, al terzo pareggio consecutivo tra campionato e Europa League, ha smarrito la strada. Colpa dei tanti infortuni, ma anche della gestione del parco giocatori e delle scelte sul mercato: difficile che chi è arrivato in prestito, magari dopo aver giocato pochissimo, come Kalinic, sia merce di prima qualità. L’unico convincente è Smalling, anche ieri il migliore. Alla prima di campionato, nel 3-3 contro il Genoa, la Roma era sembrata troppo offensiva ma almeno divertente. Ora segna pochissimo e prende gialli a ripetizione: sono già 32, compresi quelli doppi costati l’espulsione a Mancini contro il Bologna e a Kluivert ieri.
Presa di posizione La società: «Al bando i responsabili». K.o. Cristante e Kalinic, Dzeko con la maschera