Corriere della Sera

L’udinese blindata abbatte il Torino Basta l’attimo di Okaka

Friulani miglior difesa del campionato, Belotti a secco

- DAL NOSTRO INVIATO Giampiero Timossi

C’è un attimo da cogliere ed è quel che fa l’udinese. Con un gol di Stefano Okaka. Coglie anche un palo, con Sema, quando sono passati solo 120 secondi. Bastavano per capire che quella del Toro sarebbe stata una giornata storta. Finisce 1-0 e così i friulani agganciano i granata a quota dieci. Però il dato intrigante è un altro: quella allenata da Igor Tudor, ieri squalifica­to, è la migliore difesa della serie A, solo 6 gol subiti. Meglio di Juve e Inter che ne hanno beccate 7 come Cagliari e Verona.

Si cercava l’azzurro sotto il cielo grigio del Friuli, ma Andrea Belotti stavolta si è fermato. Lo ha fatto dopo aver segnato 14 reti in 15 partite e subito dopo la doppietta con la maglia dell’italia. Ieri ha provato che la difesa del Liechtenst­ein era decisament­e meno organizzat­a di quella friulana e che Ekong (nigeriano d’olanda) è avversario scomodo da affrontare.

C’era un attimo da cogliere, perché in certe occasioni il tempo scarseggia. Il Toro conferma di soffrire di mal di sosta: sconfitto prima dal Lecce, ieri a Udine, dopo il prossimo stop affronterà l’inter. Mazzarri aveva avvertito il problema, negli ultimi tre giorni aveva alzato la tensione nello spogliatoi­o. Stavolta non è bastato. L’allenatore non cerca alibi, alla faccia di chi lo accusa sempre di avere questo atteggiame­nto: «Dobbiamo maturare, condizione fisica e psicologic­a vanno di pari passo. E sappiamo di non essere mentalment­e al top, dobbiamo evitare errori come quello che ha regalato il pallone del loro vantaggio e non parlo solo di Verdi. Nel secondo tempo siamo cresciuti, il pareggio alla fine mi sarebbe sembrato più giusto, ma sappiamo che dobbiamo migliorare». Un anno fa il Toro su diciannove trasferte ne perse due, quest’anno sono già tre.

Una recriminaz­ione granata ci starebbe, ma Mazzarri proprio non ne parla: una gomitata in area di Opoku su Laxalt. L’arbitro Abisso, di solito incerto nelle decisioni, stavolta neppure butta un occhio alla Var: fallo dell’esterno del Toro.

L’udinese aveva preparato la partita fuori e dentro il rettangolo della Dacia Arena. Il ricorso accettato per la squalifica di Mazzarri e quello respinto per il collega Tudor aveva dato il via al leit-motiv: «deve essere un attacco al potere». Così la squadra guidata in panchina da Luca Gotti ha giocato all’assalto, con più forza fisica che qualità, creando il gol e l’occasione migliore con altrettant­i ponti aerei: prima sulla tratta Mandragora-okaka, quindi nella ripresa con un’analoga azione partita da una spaccata di Lasagna sul secondo palo, stavolta fallita dal solito Okaka.

Gotti, vice di Tudor, racconta così la sua prima volta: «Sappiamo che siamo preparati in fase difensiva, ma dobbiamo produrre di più negli ultimi metri». Fino a ieri il suo era il peggior attacco d’europa, solo tre gol, come la Samp. Ieri l’udinese ha fatto il quarto, in otto gare. Gotti sorride felice. Sarà stato un attimo, ma per lui è stato bellissimo.

Niente alibi Mazzarri: «Non siamo mentalment­e al top, ma il pareggio sarebbe stato più giusto»

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(Getty Images) Stacco Duello aereo tra Stefano Okaka e Tomas Rincon

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