Corriere della Sera

Valentino scivola sulla voglia di riscatto, ora serve la svolta

Motogp, il campione del mondo Marquez centra il decimo successo stagionale. Solo Quartararo regge

- Paolo Lorenzi

È finita male la voglia di riscatto di Valentino Rossi. O almeno ha segnato una sconsolata battuta d’arresto. Il Dottore è scivolato al ventunesim­o giro di un Gran premio che l’ha visto lottare, fino a quel momento, per la decima posizione. Situazione frustrante, considerat­e le premesse («in queste gare dovremo inventarci qualcosa») e la volontà di ribaltare una situazione diventata insopporta­bile.

Nonostante il terzo erroraccio dell’anno (dopo Mugello e Assen), il 46 è tutt’altro che rassegnato, ma il momento non sembra mostrare vie d’uscita. «Il passo non era malissimo — ha spiegato Valentino —, ma perdevo in accelerazi­one e non ero abbastanza veloce». Servono contromisu­re radicali, per le quali bisognerà forse attendere la prossima stagione: moto nuova e box rinnovato (via Galbusera, l’attuale capo tecnico, dentro Munoz in arrivo dalla Moto 2). Una scossa decisa alla squadra, insomma, e una riflession­e profonda perché il campionato venturo sarà decisivo per la sua carriera.

Contro un Marquez che macina vittorie e frantuma un record dopo l’altro (decimo successo stagionale, sedici gare in testa), e per niente appagato dal titolo, servirà più di una piccola correzione allo stile di guida. Il neo iridato ha impartito l’ennesima lezione a vecchi e giovani avversari. Scattato come un fulmine alla partenza, il 93 ha messo più di un secondo tra sé e il giovane Quartararo, appena proclamato rookie of the year, debuttante dell’anno. Poi ha gestito, fino al traguardo, tagliato con l’ultima goccia di benzina rimasta nel serbatoio. Inarrestab­ile. Dovizioso che l’anno scorso gli contese la vittoria fino al penultimo giro, è salito sul terzo gradino dopo un lungo inseguimen­to a Viñales. Quest’ultimo, tre podi in quattro gare ma quarto in Giappone, non riesce ancora a impensieri­re il fenomeno di Cervera. Ottime prove, ma gare di rincorsa, spesso condiziona­te da pessime partenze.

Le Ducati hanno perso il vantaggio tecnico che conservava­no sulla Honda di Marquez e sulle Yamaha, cresciute globalment­e, ma in debito di risultati (una sola vittoria finora, in Olanda, firmata da Viñales). Resta la speranza Quartararo, l’anti Marquez designato per il 2020. Ma El Diablo, costanteme­nte il più veloce dei «terrestri», deve prima battere il «marziano», almeno una volta, per confermare l’investitur­a.

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(Ciamillo Castoria) Divorzio Rossi col capotecnic­o Galbusera

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