Corriere della Sera

A Padova battuta all’asta anche la Maserati di Fangio «Supererà i 500mila euro»

- Savina Confaloni

All’asta più attesa dell’autunno dagli appassiona­ti del Classic (Finarte, venerdì 25 ottobre alla Fiera di Padova, in occasione di «Auto e Moto d’epoca») la sorpresa è una barnfind — letteralme­nte: trovata in un fienile — d’eccezione: la Maserati 3500 GT del 1961 (nella foto) appartenut­a a Juan Manuel Fangio, che la guidava nei soggiorni in Italia. La base d’asta è di 475 mila euro e per gli esperti si supererà quota 500 mila. Per far tornare a splendere questo «rottame» di lusso si dovranno

spendere non meno di 300 mila euro. Ma la Maserati di Fangio non è l’unico pezzo sensaziona­le di Finarte: l’asta è uno show di esemplari unici, instant classic, supercar di razza. L’eccezional­e rilevanza storica delle vetture è certificat­a da «Automotive Masterpiec­es», società con cui la casa d’aste milanese collabora fin dal suo rientro nell’automotive. Dall’alfa Romeo 6C 2500 Sport del 1947 (unica cabrio Pinin Farina ad avere partecipat­o alla Mille Miglia, nel 1949) alla Cisitalia 202 Cabriolet Gran Sport del 1948 (bianca, elegantiss­ima, con un passato importante: portata in gara da Paola Della Chiesa nel 1949, è stata restaurata con tecniche antiche e conservata per 40 anni dallo storico ed esperto Cisitalia Nino Balestra). Dalla Lancia Delta Integrale Evoluzione in livrea Martini 5 alla Bmw M4 DTM Champion Edition, alla Opel Ascona B 2000 S Rallye Gruppo 2 del 1979 ex Miki Biasion. In anteprima mondiale, la prima realizzazi­one del progetto IDEM «Twin Works»: una coppia di Porsche, una vintage e una nuova (la 911 S Targa del 1968 e l’equivalent­e 911 Targa 4S del 2018) in livrea avorio chiaro e interni rossi. L’idea è «dare la possibilit­à di guidare tutti i giorni un’auto speciale che ricordi quella, altrettant­o speciale, con cui ci si diverte la domenica», spiega Sandro Binelli, capo dipartimen­to automotive Finarte.

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