Corriere della Sera

Partite Iva e negozi, le Poste varano il pagamento «Qr code»

- Andrea Ducci

La sperimenta­zione partirà tra una ventina di giorni. Il gruppo Poste è pronto ad avviare il progetto che utilizza i codici Qr per effettuare i pagamenti via smartphone. Il telefonino, insomma, per gli acquisti nei negozi, per pagare un artigiano o per saldare la fattura di un commercial­ista, il tutto senza l’obbligo di un Pos e dei relativi costi. La novità l’ha anticipata il ministro Francesco Boccia, spiegando che «Poste sta facendo un grande sforzo per portare a zero le commission­i». L’operazione del gruppo guidato da Matteo Del Fante, sebbene coincida con i giorni di fibrillazi­one nell’esecutivo sui tetti all’utilizzo del contante e lo sviluppo dei pagamenti cash less, è partita un anno fa. L’obiettivo è abbattere i costi diretti e indiretti delle transazion­i elettronic­he, offrendo un nuovo servizio a esercenti, partite iva e profession­isti. La scelta tecnologic­a, come detto, punta sul Qr code (codici a barre) per le transazion­i via smartphone, sfruttando la massa critica di Poste. La direzione Pagamenti e Mobile, affidata a Marco Siracusano, può già contare su 20 milioni di carte Postepay, 8 milioni di carte Bancoposta, 11 milioni di app Postepay e 5 milioni di digital wallet. Il progetto pilota parte in 50 negozi e bar del quartiere Eur di Roma. Da gennaio 2020 l’avvio in tutta Italia.

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Il test ● Poste è pronta ad avviare il progetto che utilizza i codici Qr per i pagamenti via smartphone. L’operazione del gruppo guidato da Matteo Del Fante (nella foto) mira ad abbattere i costi delle transazion­i elettronic­he

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