Gasperini, niente figuracce
Contro il City sognando l’impresa, Guardiola: «Una gioia vederli giocare»
MANCHESTER Uno scambio di cortesie. In attesa della battaglia in campo. La vigilia di Manchester City-atalanta, valida per la terza giornata del girone C di Champions League, è condita da elogi da una parte e dall’altra.
Comincia il tecnico dei citizens Pep Guardiola: «L’atalanta? È una gioia vederla giocare. Ha un gioco offensivo e per questo ama prendersi rischi, un po’ come noi. Quello che sta facendo Gasperini a Bergamo è incredibile e il terzo posto della scorsa stagione equivale a uno scudetto. Sarà una gara spettacolare». Termina l’allenatore dei nerazzurri: «Affrontiamo una delle squadre più forti al mondo guidata da una grandissima persona, prima che un grandissimo allenatore. Dopo l’esonero dell’inter mi invitò a Barcellona per stare qualche giorno con lui. Fu un gesto straordinario e di grande sensibilità che non dimentico. Tornando alle sue capacità tecniche, è innegabile che sia un riferimento per il mondo intero, ammiro soprattutto la capacità delle sue squadre di recuperare subito palla e di avere tanti uomini offensivi negli ultimi 20 metri. Essere qui a Manchester è decisamente bello, è un premio per tutto quello che abbiamo fatto, anche se il City è decisamente pericoloso».
Pericolosissimo. Considerato che le chance di fare risultato sono bassissime. Almeno secondo i bookmakers, i quali pagano 12 volte la vittoria dei bergamaschi, che possono sperare in un City (a punteggio pieno) che potrebbe
d Ronaldo/1 Con Sarri stiamo giocando un calcio differente rispetto al passato Il mio ruolo mi sembra simile, forse con un po’ più di libertà
d Ronaldo/2 Il contratto? L’età è solo un numero, avere 35 o 36 anni non significa essere alla fine.
Io lo posso dimostrare con le mie prestazioni
Maestri
Pep Guardiola, 48 anni, allenatore del Manchester City è un grande estimatore del gioco di Gian Piero Gasperini (61): anni fa lo ha invitato a Barcellona a trascorrere qualche giorno con lui
(Afp, Ansa) essere più performante di così. Almeno considerando la partenza del suo allenatore in campionato: mai Guardiola, in carriera, aveva cominciato incassando «solo» 19 punti dopo nove partite. Ad aggiungere una piccola speranza, c’è la situazione infortuni degli inglesi, che si ritrovano senza i due centrali titolari, John Stones e Aymeric Laporte.
Gasperini (che non ha portato in trasferta Kjaer e Palomino, alle prese con noie muscolari) non si fa illusioni. Perché gli inglesi sono a punteggio pieno, grazie alle vittorie contro Shakhtar e Dinamo, e vogliono altri tre punti per consolidare la leadership nel girone e mettere nel mirino la qualificazione aritmetica; i nerazzurri, al contrario, sono ancora a secco e vorrebbero un risultato positivo almeno per puntare al terzo posto che garantirebbe i sedicesimi di Europa League.
«Per noi sarà molto importante cercare di proporci, altrimenti saremo in balia del City per 90’ — dice Gasperini —. Come è capitato a tante squadre, anche blasonate, che sono riuscite a toccare pochissimo palla. Insomma, conosciamo la loro forza, non siamo degli sprovveduti e sappiamo che dovremo difenderci bene. Ma non voglio snaturare il nostro gioco, che ci ha permesso di arrivare fino a qui. Speriamo di fare bella figura». E di strappare almeno un punto, dopo due sconfitte.
d Sarri/1
I complimenti fanno piacere Ronaldo è contagioso per noi che gli stiamo attorno, perché la sua differenza è nella testa