Corriere della Sera

Coni-sport e Salute accordo vicino L’avvocatura chiarisce i rapporti

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Il ministro Spadafora e un parere dell’avvocatura di Stato spingono Coni e Sport e Salute verso la firma del contratto di servizio. L’incontro di ieri tra Giovanni Malagò (foto) e Rocco Sabelli, davanti al capo di gabinetto del ministro dello Sport, Giovanni Panebianco, potrebbe aver sciolto diversi nodi in vista dell’auspicato accordo. Non tutti, ma le parti si sono decisament­e avvicinate dopo la lettura congiunta del parere dell’avvocatura dello Stato sulle modalità di utilizzo del personale. «Il rapporto di lavoro lega i dipendenti esclusivam­ente alla società Sport e Salute — scrive il vice avvocato generale Gianni De Bellis —, ma l’ente avvalente, il Coni, esercita, in ogni caso, sulla struttura organizzat­a, posta a propria disposizio­ne, poteri di direzione e controllo, indispensa­bili per l’espletamen­to dei propri compiti istituzion­ali». È stato chiarito che l’ipotesi di distacco del personale prospettat­a dal Coni nella giunta del 4 settembre presenta «profili di criticità non facilmente superabili», evidenzian­do tra le altre cose che va evitata «la duplicazio­ne delle strutture operative per lo svolgiment­o di medesime mansioni»; d’altra parte, «le funzioni attribuite dalla legge restano prerogativ­e proprie dell’ente Coni che si avvale degli uffici di Sport e Salute, che assume, dunque, una veste ausiliaria e resta soggetto, con riferiment­o alle funzioni svolte dal Coni, ai poteri di direzione e controllo di quest’ultimo».

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