Corriere della Sera

«Per non vivere di rimpianti sappiamo tutti cosa fare stasera»

Una sola strada per Conte: battere il Borussia

- Milano, ore 21 Guido De Carolis

vittorie per l’inter nelle prime otto partite di campionato. I nerazzurri sono secondi, un punto dietro alla Juventus. I bianconeri sono l’unica squadra ad aver battuto l’inter in serie A vittorie nelle ultime sei partite giocate dall’inter contro squadre tedesche. Il k.o in casa contro l’eintracht, lo scorso marzo, è stato il quarto k.o. interno consecutiv­o dell’inter con le tedesche

L’inter in campionato si è già messa sulla strada giusta, in Champions invece è a un bivio, non può più sbagliare. «Non è una finale», sottolinea Conte, ma la partita con il Borussia Dortmund «bisogna vincerla, anche per non avere rimpianti. Stiamo tranquilli, stiamo viaggiando già spediti: non mettiamo pressione. Se saremo bravi a vincere bene, altrimenti amen. Certo dovremo forzare qualche decisione». Battere i tedeschi è necessario per riequilibr­are la classifica del girone e alimentare le speranze qualificaz­ione. Non è una finale, uno spareggio sì. È ancora presto per fare i conti, ma non serve un matematico per capire che un’altra sconfitta chiuderebb­e ogni discorso.

A Barcellona l’inter è uscita immeritata­mente battuta da due magie di Suarez (il grosso però l’ha fatto Messi) e da un arbitraggi­o penalizzan­te. Contro i tedeschi del Borussia, orfani di Reus e Alcacer, deve rivedersi l’inter di campionato, quella feroce dei primi tempi, quando è andata quasi sempre in gol, eccetto contro Juve e Milan e nell’esordio in Champions con lo Slavia Praga.

Trovata l’intesa giusta dalla coppia Lukaku-lautaro, ora Conte deve fissare la difesa: 8 gol nelle ultime quattro uscite sono troppi. «Il bicchiere lo vedo mezzo pieno, perché di reti ne abbiamo fatte 18 in campionato e siamo il secondo attacco della serie A».

La stella polare da seguire per proseguire il cammino in Coppa resta la prestazion­e di Barcellona. «Non so se basterà ripetere quella partita per vincere, ma non vogliamo avere rimpianti». L’unico modo per evitarli è continuare a mostrare l’atteggiame­nto giusto, soprattutt­o in avvio, e non scostarsi, come invece accaduto negli ultimi venti minuti con il Sassuolo, dalla mentalità imposta dall’ex c.t., in cui non sono contemplat­i

Via con i ceffoni «Non cambiamo la nostra idea di calcio, gli schiaffoni dobbiamo darli non prenderli»

cali di tensione. «In Champions al primo errore ti puniscono. Siamo partiti con la nostra idea di calcio. Non la cambiamo, significhe­rebbe mettersi in undici dietro la linea della palla e aspettare schiaffoni: noi invece vogliamo darli, non prenderli».

Il Borussia non naviga proprio tranquillo e non solo per le assenze. Il tecnico Lucien Favre ha uno spogliatoi­o effervesce­nte e tre giorni fa ha punito duramente per un ritardo il giovane gioiello inglese Jadon Sanchez, lasciandol­o fuori dall’ultima partita di Bundesliga. Viste le assenze in attacco però stavolta non potrà privarsi ne di lui né di Götze, eroe della Germania 2014 con il gol nella finale del Mondiale, e oggi intristito tra i panchinari.

«Per favore non mettiamoci a fare il conto degli infortuni», arringa Conte, privo di tre pedine fondamenta­li come D’ambrosio, Sensi e Sanchez, con Vecino probabilme­nte fuori e con il rischio di avere come cambi a centrocamp­o i soli Lazaro e Borja Valero.

Stasera saranno quasi in 70 mila a San Siro per spingere i nerazzurri e saldare l’asse tra squadra, Conte e tifoseria. Vincere con il Borussia Dortmund non è un’impresa, ma sostiene Marcelo Brozovic che «serve la partita perfetta. Quest’anno possiamo vincere qualcosa». Un successo è l’unico modo per mettersi davvero sulla strada giusta.

Emergenza Antonio Conte, 49 anni, ha la rosa decimata per via degli infortuni. All’inter serve una vittoria per continuare a sperare nella qualificaz­ione (Ansa)

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