Corriere della Sera

L’orrore nel parcheggio: in un Tir trovati 39 corpi

Choc in Gran Bretagna, il mezzo registrato in Bulgaria. Johnson: caccia ai trafficant­i

- di Luigi Ippolito

Trentanove migranti senza vita, tra questi anche un ragazzino, chiusi in un container di un Tir parcheggia­to in Gran Bretagna, nell’essex. Lo Scania degli orrori, il cui conducente è stato arrestato, proveniva dal Belgio. «Sono sconvolto», ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson.

LONDRA «Una tragedia inimmagina­bile che spezza il cuore»: così Boris Johnson ha commentato in Parlamento la notizia del ritrovamen­to dei cadaveri di 39 migranti in un container frigorifer­o abbandonat­o in un parcheggio industrial­e nell’essex, a Est di Londra.

L’autista del camion che trasportav­a il container, un nordirland­ese di 25 anni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio. Il veicolo risulta registrato in Bulgaria a nome di un’azienda irlandese e si ritiene sia arrivato in Inghilterr­a dal porto belga di Zeerbrugge.

«I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con coloro che hanno perso la vita e con i loro cari», ha aggiunto il premier britannico, promettend­o di «dare la caccia e assicurare alla giustizia tutti questi trafficant­i di esseri umani».

«Possiamo fermarci a pensare per un momento - ha sottolinea­to il leader laburista Jeremy Corbyn - cosa deve essere stato per quelle 39 persone, chiarament­e in una situazione disperata e pericolosa, finire la loro vita così, soffocati a morte in un container?».

Sembra per di più che il sistema di refrigeraz­ione fosse in funzione, cosa che avrebbe portato la temperatur­a all’interno fino 25 gradi sotto zero: chiarament­e insostenib­ile.

La polizia britannica è al lavoro per identifica­re le vittime - 38 adulti e un adolescent­e - ma ci vorrà del tempo. Potrebbe trattarsi di profughi in arrivo da Iraq e Afghanista­n via Turchia, che hanno scelto la cosiddetta «rotta balcanica» per arrivare in Europa: un traffico controllat­o dalle mafie dei Paesi della ex Jugoslavia, alle quali i profughi pagano fino a 10 mila euro a testa per assicurars­i un passaggio che può essere pericolosi­ssimo.

Dopo la chiusura del campo profughi di Calais e l’intensific­arsi dei controlli, tanto in Francia quanto a Dover, sono altri i porti utilizzati: quelli belgi, olandesi e vari altri sulle coste britannich­e. D’altra parte, nel momento in cui un carico è in transito attraverso l’unione europea, è difficile che venga ispezionat­o.

Una tragedia simile si era verificata quattro anni fa, quando 71 cadaveri, fra cui donne e bambini, vennero ritrovati in un camion abbandonat­o su una autostrada austriaca. non lontano da Vienna, mentre nel 2000 58 migrarti cinesi erano finiti soffocati in un camion nel porto inglese di Dover.

 ??  ?? La scoperta La polizia davanti al camion parcheggia­to nel Waterglade Industrial Park a Grays in Essex (Epa/vickie Flores)
La scoperta La polizia davanti al camion parcheggia­to nel Waterglade Industrial Park a Grays in Essex (Epa/vickie Flores)
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy