Corriere della Sera

«In famiglia due fratelli militari Ma la più alta in grado sono io»

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Il maggiore Dora Di Camillo, 38 anni, di Maddaloni (Caserta), una torre e una stella sulla spallina, entrò nell’esercito col 184° corso «Volontà» del 2002: «Da ragazzina sognavo di fare la pediatra perché amo i bambini. Comunque anche dopo, in divisa, ne ho aiutati tanti di bimbi, in Italia e nelle missioni all’estero (Kosovo, Libano Afghanista­n). Quando ci fu il terremoto a L’aquila ero comandante di compagnia dell’11° reggimento trasmissio­ni a Civitavecc­hia. Quella volta mi sentii davvero utile agli altri, perché riuscimmo a creare una rete di comunicazi­one tra le varie tendopoli del cratere». Oggi è mamma anche lei: «Di Leonardo, che ha 20 mesi. Ma con fatica e sacrificio riesco a fare tutto. In famiglia — spiega — ho due fratelli più grandi, Fabio e Felice, entrambi in Marina, però io sono la più alta in grado e ci scherziamo su. Magari tra 10 anni, continuand­o a impegnarmi ogni giorno, diventerò generale. Potrei essere una delle prime donne nell’esercito a conquistar­e il traguardo di avere una greca e una stella sulla divisa. Per mio papà Angelo, a cui già adesso vengono i lucciconi perché lui da ragazzo faceva il soldato di leva a Bolzano proprio nel reparto trasmissio­ni, sarebbe una gioia enorme. Lui e mia mamma Francesca, da quando mi sono arruolata, vengono a tutti i giuramenti e le cerimonie. Sono orgogliosi di me».

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