Un caso la norma sugli ostelli Il portavoce di Castelli: «Non ho conflitti di interessi»
ROMA Alla fine l’emendamento non è passato. Ma è stato sufficiente ad allungare l’ombra del conflitto di interessi sul Movimento 5 Stelle, che proprio di questo tema ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia. Carmelo Lentino, portavoce del vice ministro all’economia Laura Castelli, sarebbe l’ispiratore di una proposta di modifica a un decreto legge. E in particolare di un emendamento che avrebbe trasformato in ente pubblico e quindi salvato dal fallimento l’aig, l’associazione alberghi per la gioventù, cioè gli ostelli. Che c’è di male? Il segretario dell’associazione che si voleva trasformare in ente pubblico, è proprio il portavoce della Castelli. Che quindi avrebbe la doppia veste di salvatore e salvato. Almeno secondo la ricostruzione del sito Politico.eu che ha raccolto la testimonianza di un deputato M5S, rimasto anonimo. Ma come stanno le cose?
L’associazione degli ostelli ha una lunga storia di impegno sociale, ma anche 9 milioni di debito e oggi è nelle mani dei curatori fallimentari. L’emendamento presentato da alcuni parlamentari del M5S, ma in fotocopia da tutti i gruppi parlamentari, la trasformava in ente pubblico no profit, mettendo in sicurezza i suoi 50 dipendenti, da mesi senza stipendio. Quella proposta riprende un decreto legge approvato «salvo intese»