LEWIS HAMILTON: «DOPO LA F.1? AMO MODA E CINEMA»
L’inglese prenota il sesto mondiale e si confessa: Hollywood mi attira
La tensione prima del via di ogni GP, ma è molto più difficile controllare i battiti del cuore prima del via di una sfilata di una moda. «Perché in macchina ti isoli, mentre là ti concentri sulle reazioni del pubblico e cerchi di capire i commenti. Tutti gli occhi sono per te». Non puoi nasconderti. Parola di Lewis Hamilton, cinque volte campione del mondo di Formula 1. Vicinissimo al sesto titolo (può vincerlo già domenica in Messico) e ai record di Michael Schumacher, il pilota della Mercedes parla a 7 dei suoi lati più intimi. Della sua immensa voglia di esplorare nuovi territori oltre la pista.
Da Stevenage, tranquilla cittadina inglese, alla conquista (anche) di Hollywood. Un obiettivo sfiorato, come racconta nella lunga chiacchierata sul magazine del Corriere della Sera: «Ho fatto un provino per un ruolo importante in un film, ho studiato il copione insieme a un insegnante mentre preparavo un fashion show a Parigi. Pur sapendo che avrei dovuto rifiutare la parte anche se mi avessero preso». Si è poi saputo che si trattava di Top Gun: Maverick di John Kosinski, sugli schermi di tutto il mondo l’anno prossimo. Quel no, dettato dall’incompatibilità con la carriera sportiva, è un rimpianto ancora fresco.
Ci riproverà, per ora vuole continuare a vincere con la Mercedes, lo farà quando «da grande» smetterà con i motori. Le idee sono chiarissime, la moda è in cima alle priorità. Ma anche l’impegno per l’ambiente e le battaglie per sfatare i miti dell’alimentazione vegetariana e vegana. Insieme al regista James Cameron e al tennista Novak Djokovic ha prodotto documentari sull’argomento, divora notizie sul climate change e lancia messaggi a sfondo sociale.
Unico campione nero nella storia dell’automobilismo, icona globale dello sport come il cestista Michael Jordan o il golfista Tiger Woods, ha affrontato il razzismo e conosce gli strumenti per combatterlo: «Istruzione ed educazione familiare: molto più dei miei consigli contano genitori ed insegnanti».
I miei consigli per combattere il razzismo? Conta di più la educazione data da genitori e insegnanti