«A MALPENSA I TAXI RIFIUTAVANO DI PORTARE I CLIENTI A MILANO»
Caro Aldo, le racconto cosa mi è successo. Aeroporto di Malpensa. Giovedì 17 ottobre ore 8.30. Mi dirigo verso l’uscita cercando la fila dei taxi e mi ritrovo davanti una serie molto lunga di taxi parcheggiati uno dietro l’altro. Stranamente con quasi nessuna persona intenzionata a prenderli. Mi dirigo verso l’inizio della coda e chiedo chi sia il primo libero. Mi viene seccamente domandato verso dove sono diretto. Rispondo ingenuamente che devo andare in centro a Milano. Immediatamente vengo deviato su un altro taxi. La stessa scena, di fronte a tassisti che non sono seduti sull’auto ma in piedi a chiacchierare e a fumare — qualche altro taxi è proprio vuoto, il conducente non c’è —, si ripete almeno sei volte. Alla fine un giovane tassista, mosso a tenerezza dalla mia espressione basita, mi propone di aiutarmi a cercarne uno disponibile ad accompagnarmi dove devo andare. Nonostante fosse lui a richiedere ai colleghi di fare il loro lavoro, abbiamo dovuto passare in rassegna almeno altri dieci taxi prima di trovare quello che acconsente a prendere la corsa. La risposta alla mia domanda sul perché mi rifiutassero come cliente è stata la stessa: un omertoso silenzio. Può una città civile, aperta al mondo, all’uscita di un aeroporto internazionale permettere tutto questo? Luigi Meli, Milano
HCaro Luigi, o voluto lasciare spazio alla sua lettera perché è una denuncia molto circostanziata e grave. La scena che lei ha descritto si ripete tutti i giorni alla stazione Termini, uscita via Marsala: i tassisti non sono a bordo della loro auto, pronti a caricare il cliente dovunque debba andare, ma attendono qualcuno che debba fare un lungo percorso, meglio se straniero. Ma siamo nella famigerata Roma. A Milano il servizio dei taxi è più caro ma migliore; anche se in questa pagina abbiamo più volte documentato, per scritto e con fotografie, che spesso mancano i taxi pure alla stazione Centrale e a Garibaldi. Da Malpensa al centro di Milano c’è la tariffa fissa (95 euro, neanche pochi), come da Fiumicino al centro di Roma (48): con il tassametro farebbe di più, il che forse spiega l’atteggiamento dei tassisti di Malpensa; ma le regole sono queste. Ci siamo anche già detti che la categoria dei tassisti va difesa dalla proletarizzazione già avvenuta in altri Paesi. Ma se la grande maggioranza di tassisti onesti ed efficienti resta in silenzio di fronte ai pochi tassisti disonesti, allora non c’è speranza.