Corriere della Sera

Montanino lascia a sorpresa l’ufficio studi di Confindust­ria

- Di Rita Querzè

Confindust­ria perde un pezzo pregiato del suo staff: ieri ha lasciato l’incarico il responsabi­le dell’ufficio studi, Andrea Montanino. Dirigente in distacco dal ministero dell’economia, ora Montanino tornerà al Mef. La sua assenza da via XX Settembre durava ormai da sette anni visto che in precedenza l’economista aveva rappresent­ato l’italia al Fondo monetario internazio­nale (inviato dall’allora premier Mario Monti) per poi passare all’atlantic council come direttore del Global business and economics program. In Confindust­ria Montanino era entrato solo un anno e mezzo fa, nel febbraio 2018. L’uscita arriva nel «semestre bianco» di Confindust­ria visto che a breve partiranno le procedure formali per la scelta del successore di Vincenzo Boccia. Viale dell’astronomia fa presente che della sostituzio­ne di Montanino a questo punto si occuperà la prossima presidenza. L’uscita dell’economista ieri ha colto alla sprovvista. Anche se di recente a molti in Confindust­ria non era piaciuta la proposta del Centro studi di introdurre commission­i sui prelievi di contante eccedenti una certa soglia mensile per finanziare incentivi alle transazion­i elettronic­he. Durante il suo lavoro al Mef e prima di trasferirs­i a Washington Montanino aveva promosso il programma Elite di Borsa italiana e il Fondo italiano di investimen­to.

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