Pole dance dal contagioso entusiasmo
Le forme di Jennifer Lopez e la voce di Renée Zellweger hanno riacceso l’atmosfera di una Festa che si avvia verso la chiusura. I film che le vedono protagoniste — rispettivamente Hustlers (in uscita col titolo Le ragazze di Wall Street) di Lorene Scafaria e Judy di Rupert Goold — non escono dai binari tradizionali del prodotto di routine: il primo ricostruisce la storia vera di un gruppo di spogliarelliste che sfruttarono le loro (notevoli) grazie per svuotare le carte di credito di manager in fregola; il secondo ricostruisce l’ultima tournée di Judy Garland, scaricata da Hollywood ma applaudita nei teatri londinesi del 1968 fino a quando alcol e psicofarmaci la tennero in piedi. Una commedia e una biografia colorate e professionali, con qualche sottolineatura femminile e femminista per ribadire al pubblico superficiale di oggi che si diventa ladre perché la società è ancora più ladra di noi o che le fragilità di una star nascono dall’egoismo e dall’avidità di chi l’ha sfruttata. A risollevare questi film ci sono solo il contagioso entusiasmo di Lopez, che mostra con disinvoltura le sue provocanti esibizioni di pole dance, o gli assoli canori di Zellweger, sorprendente nel restituire le sofferenze di Garland (perfette per la strada verso gli Oscar), capaci di riconfermare la centralità dell’interprete in carne e ossa anche negli anni del trionfo digitale.