Spuntano tre versioni inedite di Dalla
MILANO La parola stava stretta a Lucio Dalla. E usciva a fatica. Meglio la musica, o i monosillabi in gramelot mentre smontava e rimontava il sax . Dalla si era affidato per anni alla poesia di Roberto Roversi.
La creatività nei testi, preannunciata due anni prima da Com’è profondo il mare, esplode ai massimi livelli nel 1979 nell’album Lucio Dalla. Di questo lavoro, inciso 40 anni fa, oggi viene proposto un cofanetto: l’album (cd o vinile) totalmente rimasterizzato da Alessandro Colombini, storico produttore di Dalla, con un libretto di 24 pagine (illustrazioni di Alessandro Baronciani, testi di John Vignola). Al disco Lucio Dalla vengono aggiunti tre brani in versione inedita: Angeli (con un cartone animato ambientato a Lugano), Stella di mare, in inglese maccheronico, e il duetto inedito in studio con De Gregori di Ma come fanno i marinai.
Quello del 1979 è forse il disco più importante di Dalla autore di testi. Con una capacità di sintesi pittorica incredibile: «Anna bellosguardo» incontra «Marco grosse scarpe e poca carne». Versi struggenti, foto di due giovani spaventati dalla vita e dai loro stessi sogni mano nella mano verso l’ignoto della notte. Ci sono poi le stelle: la Stella di periferia che è poi Anna, e la stella di mare fra le lenzuola bella mentre dorme .
È un disco carico di sensualità, lussuria intellettuale. Perfino Milano ha «le gambe aperte». Quel disco è ancora una miniera di emozioni: L’ultima luna, sognante e drammatica, La signora (misteriosa), Cosa sarà. La discografia completa su vinile sarà in edicola con la Gazzetta dello Sport dal 3 dicembre.