Salvare gli oceani «Noi ci proviamo con un orologio»
Massimo Carraro e la plastica riciclata
«Un giorno il polo si squagliò e il mare si alzò di sette metri. … Ci salvammo solo noi, e la vita sulla terra continuò. Insomma babbo, sono proprio fortunato ad essere nato topo…».
Festa del cinema di Roma, l’attore Neri Marcorè recita una favola di Stefano Benni (La fine del mondo) per parlare di clima, di ambiente, di quell’ottimismo della volontà che deve spingere ognuno e l’umanità intera a caricarsi sulle spalle la responsabilità di invertire la rotta su inquinamento e cambiamenti climatici a livello globale.
L’occasione è l’anteprima del film fuori concorso Lo scoglio del leone di Rosario Scandura, un’opera ecologista ambientata in Sicilia dove il protagonista difende il suo scoglio da un tentativo di abusivismo edilizio con la stessa tenacia con cui difenderebbe la sua famiglia.
Il talk, organizzato da Hot Corn, il magazine digitale di cinema e serie Tv che annuncia per il 2020 una sezione green, ha potuto contare anche sulla collaborazione di Sector No Limits, il brand di orologi sportivi che ha presentato la nuova linea Save the Ocean, realizzata interamente con plastica riciclata, recuperata dagli oceani.
«Quando il mio amico Rosario mi ha raccontato il progetto del film, mi sono appassionato — spiega Massimo Carraro, presidente di Sector No Limits —. La tutela del mare e dell’ambiente in una Sicilia difficile e incantevole è un impegno che deve coinvolgere tutti. Il nostro brand già da qualche anno sostiene iniziative concrete in favore di quei territori e con Save the Ocean compiamo un nuovo passo avanti in questa direzione».
Sei orologi, tre da uomo e tre da donna completamente ecosostenibili con componenti non plastiche realizzate in acciaio ecofriendly e senza nichel, proposti in tre varianti di colore: blu, bianco e nero. «La sfida è stata quella di ottenere un prodotto di qualità con un’estetica destinata al mondo del fashion — aggiunge Carraro —. Si tratta del primo progetto in Europa. Unico altro esempio, gli orologi in plastica riciclata di fattura artigianale regalati dal presidente francese Macron ai capi di Stato come Trump e Boris Johnson al G7 di Biarritz nell’agosto scorso. Dobbiamo smetterla di parlare e agire immediatamente per difendere il pianeta. Dal mese prossimo la nostra azienda sarà completamente plastic free e dove c’era un parcheggio pianteremo 400 alberi».
Il legame sempre più fertile tra cinema e tutela dell’ambiente ha segnato profondamente quest’edizione della kermesse romana, in chiusura domani all’auditorium Parco della Musica, anche per la presenza di Interdependence, il film-mosaico realizzato da undici registi di fama internazionale (l’italia è rappresentata da Silvio Soldini) per esplorare le relazioni tra la società degli umani e la natura, voluto dall’associazione Art of the World e patrocinato dalle Nazioni Unite.