Corriere della Sera

A Lecce senza CR7 Sarri dosa le forze C’è un mini ciclo Serve allungare

- DAL NOSTRO INVIATO Paolo Tomaselli

TORINO Una vittoria meritata, ma salvata da Buffon all’ultimo tuffo col Bologna, un’altra arrivata grazie a due gol di Dybala, in rimonta nel finale contro la Lokomotiv Mosca: Maurizio Sarri annusa l’aria (calda) che tira e scruta i dati dei suoi giocatori, combattuto tra la voglia di cambiare poco e la necessità di dare un po’ di riposo ai big giovani come

I rischi

«Loro sono propositiv­i, ci sono una marea di condizioni pericolose a livello mentale»

De Ligt e «vecchi» come Ronaldo (non convocato: al suo posto c’è il nordcorean­o Han della Under 23). Oltre che dare un po’ di spago a chi finora ha giocato poco o nulla, come Demiral, Rugani, Rabiot o Emre Can. Per farlo c’è anche la partita di mercoledì col Genoa, che arriva a tre giorni dal derby in casa del Torino del 2 novembre. La sfida col Milan, intervalla­ta dalla trasferta di Mosca, chiuderà un altro mini ciclo che la Juve punta a completare senza intoppi davanti all’inter, meglio se con qualche punto in più di vantaggio.

Perché, come ha dimostrato la frecciata di Andrea Agnelli ad Antonio Conte all’assemblea degli azionisti («Quale altro club avrebbe gestito sei mesi senza il capo allenatore in panchina nel 2012?») la sfida tra i due mondi non si è certo sopita dopo la vittoria juventina a San Siro.

Però non sempre si può avere tutto e così Sarri a Lecce troverà un avversario reduce dal pareggio con il Milan, ma anche un caldo anomalo almeno per chi vive a Torino. E forse pure per chi gioca in Puglia, dato che la squadra di Liverani non ha fatto ancora punti in casa: «Chiaro che la temperatur­a va a incidere sui ritmi — sottolinea l’allenatore —. A Firenze abbiamo sofferto, ma il calendario è questo, bisogna adeguarsi».

Quello del Franchi resta l’unico pari della Juventus in campionato, ma la squadra era in pre rodaggio ed era attesa dalla sfida di Champions con l’atletico. Prima di un testa-coda tra la corazzata milionaria e la provincial­e risalita in A con una doppia promozione dalla C — e per giunta con l’allenatore squalifica­to — si può anche ironizzare sugli alibi di Sarri. Ma se ammiraglie come Barcellona, City, Real o Bayern Monaco hanno tutte già perso in campionato un terzo dei punti a disposizio­ne,

Sarri/1

Il caldo? Chiaro che incide, a Firenze abbiamo sofferto

non si può dare mai nulla per scontato.

A maggior ragione per il fatto che «tira un’aria nuova» nel nostro campionato, come ha sottolinea­to lo stesso allenatore bianconero dopo la vittoria in Champions: «Fino a qualche anno fa in serie A sul 3-0 era finita, ora vedi una mentalità da calcio inglese, squadre che vogliono giocare e ribaltano partite che sembravano segnate. Sta venendo fuori un bel segnale e spero si protragga fino alla fine». In questo senso il piccolo Lecce di lotta e di governo, è un esempio: «Perché sono propositiv­i e anche nei momenti di difficoltà non smettono di giocare il loro calcio, come a San Siro. Non è una partita semplice, ci sono una marea di condizioni pericolose da superare dal punto di vista mentale». Una marea, per chi può far riposare Ronaldo e mettere dentro Higuain e Bernardesc­hi, magari non proprio. Anche se a volte è vero che basta un granello di sabbia per inceppare un ingranaggi­o.

Sarri/2 Qualche anno fa in A sul 3-0 era finita, ora c’è una mentalità da calcio inglese

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(Getty Images) Protagonis­ta Gonzalo Higuain, 31 anni, sarà titolare a Lecce

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