Berrettini avanti tutta batte Rublev, entra nei Top 10 e si avvicina a Londra

Ogni giorno che passa, Matteo Berrettini (foto) scopre cose nuove, e tutte meravigliose. Ieri, per esempio, ha avuto la certezza di diventare (da lunedì) il quarto italiano a raggiungere la Top 10 della classifica mondiale, dopo Adriano Panatta, Corrado Barazzutti e Fabio Fognini. Sarà numero 9 con la possibilità di scalare ancora: 9, come le semifinali raggiunte in carriera da Matteo, 8 delle quali nel 2019, anno indimenticabile per il 23enne romano, che non è ancora finito. Oltre alla sicurezza della Top 10, ieri Berrettini con il 7-5, 7-6 su Rublev (gli è bastato un break nel primo set, prima del solito tie-break da gigante nel secondo) ha anche guadagnato terreno su Roberto Bautista Agut nella Race, quella che porta alle finali di Londra e che comprende i risultati dell’anno solare. Matteo ha vinto, mentre lo spagnolo a Basilea è stato bombardato di ace (31) dal gigante Opelka. Il vantaggio di Matteo sale a 130 punti (2660 a 2530), con Berrettini all’8° posto e il solo Masters 1000 di Parigi Bercy da giocare. Così come mercoledì contro Dimitrov, anche contro Rublev ci è voluto il miglior Berrettini, che più il gioco si fa duro e più si dimostra a suo agio. Oggi l’ennesima prova da superare, contro Dominic Thiem, l’idolo di casa (che ieri ha giocato solo 5 game prima del ritiro di Carreno Busta), ma che Matteo ha già battuto in questa stagione, a Shanghai.