Ciclismo femminile, niente #metoo La Procura archivia con l’ok del Coni
Una denuncia circostanziata dell’ex olimpionico ed ex direttore generale delle squadre azzurre del ciclismo Silvio Martinello, la testimonianza dell’ex tecnico delle Nazionali Roberto Chiappa e quella dell’ex azzurra Maila Andreotti (che ha riferito su fatti recenti) non sono state ritenute sufficienti. Così l’inchiesta «#metoo» nel ciclismo femminile azzurro è rapidamente arrivata al capolinea. «A seguito delle indagini svolte — scrive la Federciclismo in un comunicato stampa — compendiate nella documentazione acquisita e nelle dichiarazioni rese dai soggetti auditi ed informati dei fatti, la Procura federale ha formalizzato avviso di conclusione delle indagini con intendimento di archiviazione ritualmente comunicato alla Procura generale dello Sport presso il Coni che, in condivisione della medesima, ha autorizzato l’archiviazione». La Procura ha deciso di chiudere il caso in assenza di ulteriori testimonianze delle atlete ed ex atlete azzurre.
Nessuna di loro si è presentata a supportare le tesi di comportamenti «inappropriati» da parte del c.t. azzurro Dino Salvoldi (foto) e del suo entourage. E alla Procura — che di fatto si è limitata a convocare testi il cui nome era stato fatto in «numerosi articoli di stampa» — non è rimasto che mettere nel cassetto la denuncia con il beneplacito del Coni.