Ferrari, il piano di Leclerc per diventare il capitano
In Messico Lewis cerca il 6° titolo, il ferrarista lavora per sorpassare Vettel
C’è chi scommette sulla velocità massima che verrà raggiunta oggi in qualifica a Città del Messico. Aria rarefatta e una retta infinita per numeri da record, attorno ai 380 orari, con qualche patito dell’azzardo che supera questo limite aeronautico, impressionato dai 364 km/h fatti segnare da Leclerc nelle prime prove libere su pista umida e sporca. Un gioco per addetti ai lavori e appassionati in attesa di capire chi impedirà a Max Verstappen, vincitore delle ultime due edizioni di questa corsa, di portare a casa un clamoroso tris. Il pronostico è spalancato anche se le caratteristiche della pista sembrano offrire un leggero vantaggio alla cavalleria Ferrari, squadra che dispone ormai di una macchina migliorata anche nei tratti guidati. Si corre, intendiamoci, per le vittorie di tappa: Lewis Hamilton può conquistare il suo sesto titolo tra qui e Austin, tempo una settimana. Unico antagonista rimasto, si fa per dire, Valtteri Bottas, altra Mercedes, sotto di 64 lunghezze, un abisso.
A proposito di scommesse: Leclerc è gettonatissimo per il podio alto da un esercito di tifosi, ammiratori e innamorati in crescita esponenziale. Charles sta facendo l’abitudine ad accoglienze da bimbo prodigio in ogni luogo da corsa
In forma
Charles Leclerc, 22 anni compiuti il 16 ottobre: vuole chiudere davanti al compagno Vettel
non senza qualche affanno perché un sogno del genere, realizzato a razzo, comporta qualche contraccolpo psicologico. Il tutto mentre cova un gran finale di stagione. L’intenzione è quella di chiudere il Mondiale davanti a Vettel incrementando, se possibile, il vantaggio attuale di 11 punti. Un’impresa alla portata pur
considerando quanto Sebastian mostri di saper reagire, domenica dopo domenica, dentro una convivenza così difficile.
Per Leclerc, chiudere il Mondiale da primo pilota Ferrari varrebbe come una vittoria pesante, qualcosa che potrebbe aiutarlo, durante l’inverno, a riflettere con serenità (Getty Images)
su quanto accaduto attorno e dentro se stesso nel giro di pochi mesi, un vero e proprio terremoto. Ha appena compiuto e festeggiato insieme ai suoi amici 22 anni (16 ottobre): da una parte conserva i modi e lo stile di un ragazzo che predilige libertà di movimento e indipendenza in un momento tanto magico da
Leclerc In Messico si gareggia a 2 mila metri, la macchina si comporta sempre in modo strano, ma mi piace Penso che possiamo essere ottimisti
Vettel Non è una di quelle piste dove l’efficienza conta tanto e la nostra è una macchina efficiente. Vedremo come gestire le zone tortuose
sembrare irreale; dall’altra ha a che fare con i contraccolpi prodotti da una crescente popolarità e da una pesante responsabilità.
In aggiunta, è alle prese con un contratto da rinnovare che sarà comunque assai diverso per forma e sostanza rispetto al passato. Per non parlare degli obblighi dentro la squadra; di una disciplina che un pilota di primissimo ordine, in tuta Ferrari per giunta, deve assimilare. Migliorando nelle reazioni, nei toni, nel controllo, al cospetto di un momento critico o della ragione di squadra. Il tutto per presentarsi al via della prossima stagione con una maturità se possibile più marcata e in forma perfetta. Lo scopo: mettersi in netto vantaggio, macchina permettendo, soprattutto nei confronti di Vettel, per sciogliere sul campo il nodo fondamentale della gerarchia interna, in assenza di un ordine a bocce ferme che la Ferrari, ovviamente, non darà.
Dunque, un finale di stagione e un inverno intensissimi. Non solo per Leclerc. Mattia Binotto sarà oberato di lavoro tra la nuova macchina e le mosse politiche che determineranno le regole della F1 dal 2021, mentre Vettel cercherà di trovare un sistema proprio per iniziare il 2020 esattamente come immagina di fare il suo giovane, formidabile compagno di squadra.
Velocità folle
Aria rarefatta e rettilineo infinito: si possono raggiungere i 380 km all’ora