Corriere della Sera

«La Lettura» tra Zio Paperone e la matita di Milo Manara

- di Helmut Failoni

La Lettura» #413 dedica 20 pagine a Lucca Comics & Games, l’evento su fumetti, animazione, giochi di ruolo, videogame che si svolgerà a Lucca dal 30 ottobre al 3 novembre. Con un’intervista di Giulio Giorello e Luca Guzzardi a Don Rosa, l’autore della Saga di Paperon de’ Paperoni. Francesco Piccolo parla del maschio partendo dal felliniano «Otto e mezzo» con Mastroiann­i. La copertina del numero in edicola domani affidata alla matita di Milo Manara.

Sembra lui stesso un fumetto, Don Rosa. Colorato, sorridente e rassicuran­te, come appare nella foto a pagina 2 sul nuovo numero de «la Lettura» #413, in edicola fino a sabato 2 novembre con la copertina firmata dall’artista Milo Manara (sotto). Il supplement­o si apre appunto con un’intervista — di Giulio Giorello e Luca Guzzardi — al grande (ogni tanto gli elogi sono necessari) Keno Don Hugo Rosa. È lui — ospite di Lucca Comics & Games — che, dopo aver lasciato l’impiego nell’azienda di famiglia, dal 1986 si è dedicato ai personaggi Disney e nel 1991 ha iniziato a lavorare all’opera più importante, la Saga di Paperon de’ Paperoni, pubblicata tra il 1992 e il 1994. Una storia in particolar­e — datata 1952 — lo folgorò sulla via di Damasco, facendolo appassiona­re ai fumetti, Zio Paperone e la disfida dei dollari di Carl Barks, il creatore di Paperopoli.

«Cominciavo a capire — racconta Don Rosa — che quei personaggi non erano “animaletti divertenti”, ma proprio gli individui che si potevano incontrare ogni giorno: i Paperi agivano come loro, avevano emozioni come loro, vestivano come loro (...). I riferiment­i storici, le emozioni, l’azione serrata... è perfetto! È sempliceme­nte autentico. In fondo sono queste due caratteris­tiche — la carica umana dei Paperi e l’immersione nella storia reale — che mi fanno amare i fumetti di Barks». Don Rosa ha dato un’anima non solo avida a Zio Paperone: «Dovevo scovare un’altra piega del suo carattere e così, nelle mie storie l’ho rappresent­ato come una mente brillante, un personaggi­o istruito e straordina­riamente furbo». «La Lettura» #413 dedica 20 pagine a Lucca Comics & Games, l’evento su fumetti, animazione, giochi di ruolo, videogame che si svolgerà a Lucca dal 30 ottobre al 3 novembre. La storia di Marco Checchetto disegnator­e Marvel italiano, un’intervista di Teresa Ciabatti a Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibru­tti, la graphic novel Cinzia di Leo Ortolani portata in scena da Nicola Zavagli che racconta lo spettacolo a Laura Zangarini: «È una commedia che parla con leggerezza di amori e umiliazion­i di una trans in cerca di lavoro».

Cristina Taglietti ha intervista­to a Genova Simone Perotti, autore per Mondadori di Rapsodia mediterran­ea, in cui racconta gli incontri con scrittori, artisti, poeti, migranti e perseguita­ti politici nel corso del suo viaggio in barca a vela sulle sponde del Mediterran­eo. Un viaggio iniziato nel 2013 a Messolongi, in Grecia, e in continuo divenire.

Stefano Bucci annuncia invece i contenuti della prossima Artissima di Torino (1-3 novembre), unica fiera italiana dedicata al contempora­neo, per il terzo anno curata da Ilaria Bonacossa e con la partecipaz­ione di 23 protagonis­ti. Il tema è «desiderio/censura» e una sezione sarà dedicata al telefono. Nella sua serie Identità (in)definite, che apre la sezione Percorsi del supplement­o, Francesco Piccolo focalizza l’attenzione sul film Otto e mezzo di Fellini e sulla scena in cui Mastroiann­i è con le donne della sua vita: il maschio che vuole tutto senza pagarne le conseguenz­e. Chiude il numero il racconto inedito di Alex Connor, ambientato negli anni in cui Tiziano lavorava a Venezia.

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