Il blitz di Conte nel fortino della Cna: flat tax inalterata fino a 65 mila euro
L’allarme della categoria: non accanitevi su di noi
«Comunque vada, il governo è stabile e non cadrà, ma la cosa più importante è anche che abbiamo dato un’immagine di unità, c’è un progetto politico di questo esecutivo che andrà avanti, un progetto per il Paese, per cui siamo molto ambiziosi e coraggiosi».
Ma c’è anche un messaggio indiretto per Salvini, che potrà anche vincere le elezioni regionali, ma «comunque uscirà sconfitto dal test perché ha ricompattato un fronte politico che prima non esisteva ed ora è alternativo al centrodestra».
Riavvolta dalla fine, la giornata del premier ha un altro messaggio chiave che consegna in Campidoglio, agli espositori delle tradizioni popolari, che è il seguente: «Voi portate allegria, siete l’italia della gioia, siete le trame della coesione nazionale, dobbiamo lavorare per scacciare via l’italia brutta che si annida ad esempio in quelle centinaia di messaggi che arrivano alla senatrice Segre, quella è l’italia dell’odio».
Ad Ancona, agli artigiani e ai commercianti riuniti dalla Cna che chiedono «basta accanirsi su di noi», Conte ricorda la flat tax inalterata fino a 65 mila euro e l’inesistenza di nuove imposte: parlare di «profluvio» di nuove tasse è «falsa propaganda». E dice che sono due «i concetti fondamentali per lavorare tutti insieme: fiducia e coraggio. Fiducia è il capitale più prezioso: l’abbiamo ottenuta dai partner europei e dai mercati e questo ci ha consentito di recuperare, attraverso la riduzione dello spread, ingenti risorse». Il premier l’ha definita «una riforma strutturale: 18 miliardi allo Stato in tre anni» e continuando su questa strada si potrebbero recuperare «ulteriori risorse e siamo convinti di poterlo fare».
Quindi la lode della piccola e media impresa, del mondo dei piccoli e medi artigiani, delle eccellenze del made in Italy, che riprenderà di fronte ai produttori di vino: «è un mondo in cui si sprigiona l’eccellenza italiana, che ha bisogno di attenzioni e con cui è necessario dialogare: qui c’è la grande tradizione italiana dell’arte e dei mestieri, che risale nei secoli, qui c’è la piccola e media impresa, il polmone pulsante del nostro sistema produttivo. L’attenzione del governo è massima, così come la volontà di capire quali sono le misure che possono incentivare e sostenere la crescita del settore».
Comunque vada in Umbria la Lega uscirà sconfitta: ha ricompattato un fronte che prima non esisteva e ora è alternativo al centrodestra La fiducia è il capitale più prezioso: l’abbiamo ottenuta da partner Ue e mercati e ci ha consentito di recuperare ingenti risorse