E Salvini lo marca: il premier è andato a prendere in giro gli artigiani
«Lo Stato parla di manette? Paghi prima i debiti»
Per la salute, abbiate Speranza». E poi «il ministro all’agricoltura renziano (Bellanova), dice che c’è bisogno di immigrati da far lavorare nei campi». Fin qui Salvini era stato cauto con il ministro dell’interno Luciana Lamorgese, ma la tregua è finita: «Fa arrabbiare i poliziotti che manifesteranno martedì davanti al Parlamento e invita le ong al ministero dell’interno». Tra l’altro, i due ex sottosegretari all’interno, Stefano Candiani e Nicola Molteni, in una nota parlano di «Viminale allo sbando» e annunciano la partecipazione alla manifestazione dei poliziotti. Da notare anche l’attacco del capogruppo alla Camera Riccardo Molinari nei confronti di Franco Gabrielli: «Da un capo della Polizia ci si aspetta silenzio e rispetto, è indegno accostare Luca Sacchi all’idea di un drogato. Più che mettere bavagli social ai propri uomini, Gabrielli si dovrebbe preoccupare di tutelarli». Salvini ne ha anche per il ministro alle Autonomie Boccia che «prende in giro gli italiani» (risposta: «Straparlare è una tua virtù, noi lavoriamo») e per quello alla Giustizia Bonafede «che vuole incarcerare parrucchieri e idraulici, per lui è questa la svolta culturale».
Il tema è quello delle tasse, che sarà un altro degli arieti del leader leghista: «Uno Stato che non paga i fornitori non può parlare di manette. Lo Stato saldi i debiti, poi parliamo del resto». Poi l’attacco a Conte: «Il presidente del Consiglio oggi è andato a prendere in giro gli artigiani e molti artigiani gli hanno fatto capire che non si fanno prendere per fessi». Il segretario leghista trova il tempo anche di prendere di mira Virginia Raggi, «un sindaco che è una sciagura, una calamità» e Beppe Grillo: «Da lui l’idea di togliere il voto agli anziani: non ho capito se è scemo o lo fa. Comunque non fa più ridere». La vittoria in Umbria, nel centrodestra, viene data per scontata. Forse per questo Salvini è già proiettato sull ’emilia-romagna. Una carta che sarà giocata è quella della «Lega di governo». Non soltanto Salvini si gode le difficoltà di Ursula von der Leyen a formare l’eurogoverno ma punterà, come in Umbria, sui governatori: Fedriga, Fontana e Zaia saranno avvistati spesso in Emilia. E già si parla di Toscana. Salvini vuole la conquista delle regioni «rosse» e sulla regione «renziana» punta diritto: «Poi, torniamo al governo».
Da Grillo è arrivata l’idea di togliere il voto agli anziani: non ho capito se è scemo o lo fa Comunque non fa ridere Raggi è una calamità fatta persona. Non a caso Roma è tornata nel caos e viene associata alla capitale dello spaccio