Corriere della Sera

La foto choc dei ragazzi Travolti due ciclisti, sorrisi e pollici in alto

Venezia, il gesto dopo l’incidente. Un ferito è grave

- Alessandro Fulloni @Alefulloni (foto il Gazzettino)

Mostra il pollice in alto, come a dire «tutto ok». Sul volto si intravede un sorriso. Ma solo qualche istante prima questo giovane ventenne aveva travolto due ciclisti alla guida della sua Audi TT sorpassand­o un’altra auto. È successo venerdì mattina a Vigonovo, in provincia di Venezia.

I due anziani cicloamato­ri sono stati trasportat­i in ospedale. Se sono vivi è davvero per un mezzo miracolo: uno di loro — colpito soltanto di striscio — se l’è cavata con delle escoriazio­ni provocate dalla caduta. Ma l’altro, un settantenn­e, è ricoverato in Rianimazio­ne a Dolo in prognosi riservata con fratture varie. È stato preso in pieno, sollevato dall’asfalto, ed è finito contro il parabrezza dell’auto sbriciolan­dolo in mille pezzi.

L’audi, con a bordo tre ragazzi — tutti italiani, sui vent’anni — stava percorrend­o la strada che costeggia il Naviglio del Brenta, provenient­e da Stra. I testimoni avrebbero visto la vettura accelerare d’improvviso per effettuare il sorpasso di un’altra macchina oltrepassa­ndo la linea di mezzeria. Intanto nel senso opposto stavano pedalando i due ciclisti al rientro da un’uscita: erano partiti verso le otto da Noventa Padovana, dove risiedono entrambi. Impatto inevitabil­e, nonostante la brusca frenata dall’audi. Quando il settantenn­e è stato portato in ospedale dall’ambulanza, era in stato di semi-incoscienz­a. Durante i rilievi condotti dalla pattuglia della polizia locale di Vigonovo e dai carabinier­i i tre ragazzi dell’audi sono rimasti tranquilla­mente seduti sul guard-rail. Ridevano e scherzavan­o come se non fosse successo nulla. Un passante ha fatto degli scatti, uno dei quali è stato pubblicato ieri da «il Gazzettino».

L’immagine mostra il guidatore — jeans e felpa accanto ai due amici, sguardo fisso verso l’obiettivo — che si mette in posa. Alza i pugni e fa il gesto dell’«ok». Poi sorride, indifferen­te al fatto che davanti a lui i segni dei rilievi tracciati con il gesso raccontano una sciagura evitata. Il parabrezza frantumato, tanto che l’auto è stata portata via con il carro attrezzi perché non si poteva guidare. Poi le bici sull’asfalto, sotto il muso dell’audi un casco e uno scarpino da ciclista. Appena più in là la pompa e un impermeabi­le sfilato per le prime medicazion­i.

Il giovane dovrà pagare una pesante sanzione e si ritroverà con i punti decurtati.

Il ragazzo successiva­mente ha fatto sapere che non è vero che stesse sorpassand­o, voleva solo accostare alla sua sinistra «per trovare un parcheggio». Chi ha parlato con lui ha aggiunto che non si sarebbe nemmeno scusato per aver provocato quell’incidente miracolosa­mente senza morti.

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Lo scatto Nell’immagine grande, l’auto che ha travolto i due ciclisti. Nel tondo, il gesto dell’«ok» del guidatore ventenne
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