Corriere della Sera

Bufera sui social e condanna bipartisan del mondo politico Carrefour la ritira e si scusa: «Non doveva essere lì»

- Monica Cirinnà (Pd) Elena Bonetti (Iv) (Ansa) Margherita De Bac

dROMA Un fondo di magazzino che finisce per «errore umano» sugli scaffali di un grande supermerca­to Carrefour a Roma. Due magliette dove sono ritratti un uomo e una donna che discutono, sotto di loro la scritta problem. Segue un’immagine dove lei precipita da quella che sembra essere una cabina, lui col braccio teso dopo averla buttata giù: «problem solved». E nei social è il finimondo anche se già venerdì sera, a poche ore dalla comparsa nel reparto tessili, i due capi vengono ritirati dalla vendita con tante scuse dell’azienda in seguito alla denuncia di una cliente. Frasi di dura condanna e accuse di «istigazion­e al femminicid­io» si rincorrono per tutta la giornata sebbene venga postata contempora­neamente la foto di una seconda maglietta di contenuto opposto dove è lei che butta giù lui, risolvendo il problema. Però è tardi per far rientrare il caso segnalato a tempo di record dalla senatrice pd Monica Cirinnà su Twitter: «Se una donna parla troppo meglio liberarsen­e? L’azienda sposa il messaggio? Chiariscan­o o dovrò buttare la mia tessera punti». Le fanno subito da sponda Valeria Fedeli, del Pd, capogruppo in commission­e diritti umani, e Valeria Valente, commission­e femminicid­i al Senato: «In un’italia, dove c’è un’uccisione ogni 72 ore, la mercificaz­ione di una tragedia è intollerab­ile». Resta a bocca aperta Paola Turci: «Attrazione per idioti, davvero succede al Carrefour?». Laura Boldrini si interroga: «Vorrei sapere cosa c’è nella testa di

● La senatrice pd Monica Cirinnà segnala il caso, le fanno da sponda altri parlamenta­ri. L’azienda si scusa per l’errore «involontar­io» e ritira le t-shirt chi ha prodotto la vergognosa maglietta, ma soprattutt­o di chi ha pensato di venderla. Sempre ci sia qualcosa...». Interviene la ministra per la Famiglia Elena Bonetti: «Purtroppo in Rete ci sono diverse offerte del genere. È una battaglia difficile che vinceremo solo se sapremo affrontarl­a insieme, in prima persona». E Cinzia Leone, M5S, vicepresid­ente della commission­e d’inchiesta sul femminicid­io parla di assenza di sensibilit­à, superficia­lità, messaggio «che alimenta una cultura deleteria». Si fa sentire anche il leader leghista Matteo Salvini: «A proposito di deliri c’è una catena di supermerca­ti che vendeva una maglietta di istigazion­e alla violenza sulle donne. Ma bisogna essere cretini... È un momento in cui la violenza alberga in troppe teste e troppi cuori. Poi il problema sono io o la Lega».

Eppure la versione di Carrefour Italia, che ricorda di essersi schierata a sostegno di associazio­ni di volontaria­to femminile, fa pensare si sia trattato proprio di un errore: «Quelle t-shirt, appartenen­ti a un lotto non destinato alla vendita, sono finite in uno stock assieme ad altre e non avrebbero mai dovuto essere esposte: non erano autorizzat­e, né era mai arrivata la richiesta di autorizzaz­ione. Erano già state bloccate mesi fa con la disposizio­ne di eliminarle, cosa che evidenteme­nte non è stata fatta del tutto. Un’azione involontar­ia di cui ci scusiamo». L’azienda ha aperto un’indagine per individuar­e i responsabi­li: «Per noi la tutela della diversity e delle donne è un valore centrale».

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Se una donna parla troppo meglio liberarsen­e? Gravissimo in un Paese dove la violenza è notizia ogni giorno

Purtroppo in Rete ci sono molte offerte del genere. È una battaglia difficile che va affrontata insieme

L’azienda

«Le magliette erano già state bloccate mesi fa e andavano eliminate»

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L’auto di Giuseppe Cappello rimasta in panne nel fango a Rosolini
Maltempo L’auto di Giuseppe Cappello rimasta in panne nel fango a Rosolini

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