Daverio: non ho interessi a Bobbio, la Sicilia è contro di me
Il critico d’arte e la polemica sul programma di cui era giurato: il borgo è stato scelto anche dagli altri
«Non sono di Bobbio, non ne sono il proprietario e non ho nessun interesse a promuoverlo. È stato lasciato intendere che io abbia agito per interesse personale. Addirittura sono stato accusato di essere stato pagato. Una cosa gravissima che ha avuto conseguenze terribili. Gramellini mi aveva invitato a Le parole della settimana ma ieri la Rai mi ha richiamato per censurarmi».
Ha giocato un brutto scherzo a Philippe Daverio, che di Bobbio è cittadino onorario, la vittoria del comune in provincia di Piacenza su Palazzolo Acreide, in Sicilia, alla finalissima de «Il Borgo dei Borghi», trasmessa su Rai3 domenica scorsa e condotta da Camila Raznovich. Il critico d’arte, che nella trasmissione veste i panni di presidente di giuria, è al centro di un «imbarazzante caso di conflitto di interessi», come sostiene il deputato palermitano di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, che ha presentato un’interrogazione in commissione di vigilanza Rai.
«Anzaldi ha detto “chi ha sbagliato deve pagare”... Ha parlato di “connivenze”, una parola che considero intimidatoria — spiega Daverio —.
Manlio Messina, assessore al Turismo della regione Sicilia, ha persino dichiarato: “Se un vincitore ci deve essere, desideriamo che sia la nostra Palazzolo Acreide”. Beh, la Sicilia non è al centro del mondo. La Sicilia è contro Daverio. Mi occupo da sempre dell’italia, delle bellezze del nostro Paese, da Nord a Sud, e accusarmi di essere di parte è come delegittimare la mia professione. Non ci sto, difenderò la mia onorabilità per via legali».
Daverio non ha mai nascosto le sue simpatie per il paese vincitore, tanto da proporre, a luglio del 2018, «Bobbio come culla d’europa» lanciando l’ipotesi di dare vita, in Val Trebbia, a una «capitale morale».
«Come ho scritto nel libro Quattro conversazioni sul
Val Trebbia Il borgo di Bobbio, in provincia di Piacenza l’europa è proprio da Bobbio che partì la prima lettera, scritta dal monaco missionario Colombano di Bobbio, del 600, in cui si trova la parola Europa. Certo, conosco bene Bobbio e la sua storia. Ma sia io che gli altri giurati de Il Borgo dei Borghi — Mario Tozzi e Margherita Granbassi — abbiamo votato indipendentemente per lei. Tra l’altro, ho spiegato la mia scelta dopo lo spoglio dei voti. Come seconda scelta avevo messo Rotondella, come ha fatto Tozzi, che nel borgo lucano ci ha lavorato e lo conosce bene».