Corriere della Sera

Cina senza contanti, il futuro non si ferma

- di Beppe Severgnini

Un taxi a Hong Kong, ieri, attraverso la città ansiosa per possibili nuove proteste. Per la prima volta ho usato i contanti, dopo otto giorni di viaggio in Cina. A Pechino, Guangzhou (Canton) e Shenzhen la gente paga quasi tutto con Wechat, l’app tuttofare che consente alla Repubblica Popolare di non regalare soldi e dati agli americani (e di controllar­e i propri cittadini, volendo). Ho visto un anziano chiedere la carità mostrando il codice QR: chi voleva aiutarlo, avvicinava lo smartphone.

Chi ha conosciuto la Cina a metà anni Ottanta (viaggio di nozze in treno, 1986!), e l’ha rivista a intervalli regolari, non dovrebbe stupirsi: il Paese ha compiuto in quarant’anni un salto di quattro secoli. Eppure ogni volta è una sorpresa. Se riesce a scavalcare l’ultimo bastione della tecnologia Usa — la ricerca che nasce nelle università — la Repubblica Popolare è pronta al sorpasso. Un democratic­o europeo non può approvare i metodi autoritari, ovviamente; ma tra la dirigenza politica di Pechino e quella di Washington, oggi, s’è scavato un abisso di competenza.

Il pagamento digitale generalizz­ato è solo un esempio, neppure decisivo. Ma mostra cosa succede quando una società adotta una tecnologia matura. Cambia il modo di vivere. In Italia lo capiamo. Ma lo capiamo tardi, dopo averlo temuto a lungo.

È successo con internet, a metà degli anni 90: molti italiani influenti hanno pensato fosse una moda passeggera (cosa più grave, l’hanno detto e scritto, seminando inutile incertezza). È successo con il wi-fi, intorno al 2000: la novità è stata offuscata a lungo da una nuvola di regolament­i (ma era troppo forte, alla fine li ha spazzati via). È successo con le applicazio­ni rese possibili dal 3G, a metà degli anni Duemila. In molti abbiamo pensato — questa sciocchezz­a l’ho pensata anch’io — che poter scattare e condivider­e fotografie con lo smartphone fosse un vezzo per ragazzini. Le immagini invece hanno cambiato i nostri comportame­nti e le nostre relazioni. Altro che vezzo.

Accadrà presto con il pagamento digitale. Banconote e monete sono prodotti del millennio che si è chiuso: goffi, sottraibil­i, deperibili. L’infuocata discussion­e nazionale sull’uso del contante è antropolog­icamente interessan­te, ma praticamen­te ridicola. Il futuro non si ferma. In Cina sono antichi, e lo sanno.

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