Corriere della Sera

L’inter non sorpassa

Partenza lenta, il Parma ne approfitta Non basta un secondo tempo d’assalto Brozovic deleterio Kulusevski incide

- Alessandro Bocci Guido De Carolis g. d. c.

Vantaggio Gervinho batte Handanovic e realizza il gol del vantaggio del Parma (Afp)

MILANO Avanti piano. L’inter potrebbe scavalcare la Juventus, riprenders­i la testa della classifica, chiudere il cerchio con la terza vittoria consecutiv­a dopo Sassuolo e Borussia Dortmund. Invece il Parma, bravo a difendersi e lesto a ripartire, rovina i piani di Antonio Conte.

Un’occasione sprecata. Ma sino a un certo punto. La seconda della classe a conti fatti evita la sconfitta, conferma di avere un’anima, continua la lotta dopo una partita a due facce: sconfortan­te il primo tempo, molto meglio la ripresa almeno per forza di volontà e capacità di reagire. In una giornata in cui la difesa sbanda (cinque gol subiti nelle ultime due partite di campionato), Brozovic sembra quasi giocare per i rivali e Lautaro si impegna ma non s’accende, il risultato si può anche accettare. O forse si deve. Certo, molto gol per Lukaku: l’ultimo giocatore dell’inter che ne aveva segnati almeno 6 nelle prime 9 gare in serie A era stato Diego Milito nel 2009 deve essere aggiustato. Conte non ha avuto neppure bisogno di chiedersi il perché di un primo tempo sgonfio, in cui l’inter perde tutti i duelli, non arriva mai per prima sulle seconde palle, soprattutt­o non riesce a sfruttare il colpo di fortuna che le capita, cioè il gol di Candreva, un tiro al buio, deviato da due giocatori, prima Kulusevski e poi Iacoponi. La risposta per l’allenatore leccese è semplice: la rosa corta. Gli infortuni di D’ambrosio, Sensi, Sanchez, a cui vanno aggiunti Vecino e Ranocchia, limitano le scelte tre giorni dopo una partita dispendios­a come quella con il Borussia.

Il Parma, senza i due centravant­i, Inglese e Cornelius, entrambi infortunat­i e una squadra in emergenza, è solido e organizzat­o. Scomodo. Scozzarell­a guida il gioco e il giovane Kulusevski tra le linee è un portento. Gli emiliani non si perdono una volta in apnea. Anzi, si esaltano, favoriti dal suicidio nerazzurro. Tre minuti dopo l’1-0 dei contiani, agguantano i rivali e nel giro di altri quattro minuti li sorpassano. Brozovic, con uno scellerato passaggio indietro, regala a Karamoh il pallone del pareggio e lo stesso ex interista fornisce l’assist del raddoppio a Gervinho, approfitta­ndo di un altro errore gol di Karamoh in serie A. Entrambi sono stati messi a segno a San Siro, il primo al Bologna nel febbraio 2018 (era all’inter) del croato e di tutta la difesa, nella circostanz­a mal piazzata.

L’inter si ribella al suo destino e nella ripresa cambia tutto. Il gol di Lukaku, il sesto in campionato, convalidat­o dalla Var dopo un’interminab­ile attesa di 4 minuti (anche se l’azione sembra viziata da un intervento scorretto di Bastoni su Karamoh) anticipa il fuoco nerazzurro. Biraghi invoca un rigore, Lautaro si fa rimontare davanti al portiere, De Vrij di testa non inquadra la porta. E anche il bimbo Esposito, decisivo in Europa, non incide. Un assalto generoso, però scomposto. Così l’inter resta dietro alla Juventus, ma ancora in corsa. Il testa a testa è solo all’inizio. A patto, come dice Conte, che a gennaio arrivino i rinforzi. Marotta sarà d’accordo? 6 Handanovic colpe.

5,5 Skriniar Fatica su Gervinho, ma dietro è il migliore.

5 Godin Infuriato per il cambio che era sacrosanto: gli attaccanti del Parma neanche li vede.

5 Bastoni Karamoh gli scappa da tutte le parti.

7 Candreva Bello e fortunato il tiro dell’1-0. Mantiene un ritmo alto: piazza anche l’assist del pari.

6 Gagliardin­i Presente nei contrasti, ma il vizio di buttar via palloni non lo perde.

4,5 Brozovic Deleterio in fase difensiva: le reti del Parma nascono entrambe da suoi errori grossolani. 7 Barella Non finisce mai, con i suoi strappi trascina l’inter.

5 Biraghi Su 77 passaggi ne sbaglia 31: generoso, con gli avversari però. 6,5 Lukaku Il Gigante riacciuffa la partita con un bel gol, il sesto nelle prime 9 gare nerazzurre. Primo tempo in apnea, poi emerge.

5,5 Lautaro Tra i migliori in avvio. Sciupa una facile occasione. Prepara tutto bene, ma mette sempre un errore in quel che fa.

6 De Vrij Conte lo inserisce per sfruttare i lanci e per riordinare una difesa in cui traballa tutto.

5,5 Esposito Con una girata alla Suarez sfiora il gol-partita. Poi fallisce il match-point.

5,5 Conte Per la prima volta l’approccio alla partita non è buono, poi però la squadra reagisce. La difesa inizia a incassare un po’ troppi gol.

Due gol presi, zero 5 Sepe Sul vantaggio interista è beffato dalla doppia deviazione. Sul raddoppio liscia l’uscita.

6 Darmian Sta largo in basso e lontano dai fastidi.

6 Iacoponi Lavoro dietro ce n’è a tonnellate, non si scompone. Avvia il raddoppio.

6 Dermaku Protagonis­ta sul primo gol incassato: prima respinge bene, poi devia il tiro di Candreva. Sulla seconda rete interista tiene in gioco Candreva, questione di centimetri. Ma è più convincent­e della sfortuna.

6 Gagliolo Finché non si fa male, il suo argine regge.

6,5 Kucka Nel traffico non si fa investire, nel primo tempo domina. 7 Scozzarell­a La trasmitten­te del Parma: amplifica il gioco, lo diffonde con le sue intuizioni.

6 Hernani Vince tanti duelli, ma sbaglia anche troppi passaggi.

7 Kulusevski A 19 anni ha così tanta personalit­à da mandare in confusione Brozovic. Gli sta addosso e lo induce a errori madornali.

7,5 Karamoh L’ex giovane gioiello nerazzurro è avvelenato e fa tutto al meglio per farsi rimpianger­e. Segna un gran gol, imbocca Gervinho con un assist al bacio: incontenib­ile. San Siro lo applaude.

7 Gervinho È una «scheggia» e si conficca nel cuore dell’inter segnando il facile raddoppio.

5,5 Pezzella Quando entra nel finale è tutto un brivido.

7 D’aversa Pur con tante assenze, il Parma gioca bene, ribalta la partita e soprattutt­o difende benissimo.

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