Corriere della Sera

Di Maio: basta alleanze con il Pd

Tensioni nella maggioranz­a dopo la pesante sconfitta in Umbria. Conte: non generalizz­iamo

- Di Emanuele Buzzi

Luigi Di Maio il giorno dopo la sconfitta in Umbria dove il Movimento 5 Stelle ha raccolto poco più del 7 per cento dei consensi dice «basta alleanze con il Pd». E poi aggiunge: «Non è un mistero che io fossi il più perplesso su questa intesa» perché «noi siamo alternativ­i e non complement­ari ai partiti». Nella maggioranz­a gialloverd­e però ci sono tensioni per la pesante sconfitta elettorale. Anche se il premier Conte invita a «non generalizz­are». Mentre la leader di Fratelli d’italia, Giorgia Meloni, dice: «Se vinciamo anche in Emilia-romagna il governo deve andare a casa». Salvini attacca Conte.

L’unico dato certo è che è finita l’alleanza su base regionale fra il Pd e il Movimento Cinque Stelle. «Mai più», dice Luigi Di Maio, mentre Nicola Zingaretti difende comunque un risultato sopra il 20% e rivendica la vocazione maggiorita­ria del partito.

Giuseppe Conte invece cerca di tenere al riparo il governo: «Siamo partiti da poco, abbiamo bisogno di maggiore spirito di squadra, più coesione». Per lui l’orizzonte resta quello del 2023, cioè la scadenza naturale della legislatur­a: «Quando nel 2023 ci confronter­emo con le elezioni verremo valutati per quello che abbiamo fatto».

Oggi potrebbe essere convocato un vertice di maggioranz­a, per una riflession­e sul voto e per mettere a punto gli ultimi dettagli della legge di Bilancio. È maretta invece nel Movimento, Luigi Di Maio assicura che il governo non è a rischio ma definisce un «esperiment­o che non ha funzionato» l’alleanza locale con il Pd e chiede un programma «più dettagliat­o» per il governo. «Il M5S va meglio quando corre da solo», conclude il ministro degli Esteri. Sul piano nazionale, invece, «il governo va migliorato e innovato per durare altri tre anni», ribadisce Di Maio. «È ovvio che occorre voltare pagina — condivide Nicola Zingaretti —. Ci vuole una nuova solidariet­à nel governo. L’alleanza ha senso solo ed esclusivam­ente se vive in questo comune sentire delle forze politiche che ne fanno parte, altrimenti la sua esistenza è inutile. Se Di Maio vuole andare avanti da solo con l’8%, auguri».

L’alleanza ha senso solo se vive del comune sentire delle forze politiche che ne fanno parte, altrimenti è inutile e sarà meglio trarne le conseguenz­e Nicola Zingaretti Quandoho lasciato la guida del Pd governavam­o 17 Regioni su 21. Ora ne governa 7 su 21. L’idea di dire che è sempre colpa mia non mi sembra geniale Matteo Renzi

L’impegno comune tra centrosini­stra e M5S è per me la strada giusta. Per battere la destra serve prosciugar­e le ragioni sociali che hanno alimentato la sua forza Roberto Speranza

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L’analisi del voto in Umbria dopo la vittoria del centrodest­ra e le ricadute nazionali Su Corriere.it

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