Corriere della Sera

Berlino, gli animalisti contro il memoriale che sfratta i pipistrell­i

Lite per il monumento alla riunificaz­ione: bloccato

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

Il caso

● La costruzion­e della «insalatier­a», così i detrattori chiamano il monumento , fu decisa nel 2007. Tra discordie e difficoltà non è ancora finita

● Il problema più recente: la scoperta, nell’area, di una colonia di rari pipistrell­i di Daubenton, specie nota per le piccole dimensioni

BERLINO Ogni città è conosciuta per i suoi animali. Roma ahimè lega parte della sua reputazion­e alla folta presenza di ratti e gabbiani. Anche Berlino non scherza: celebre per i topi, invero numerosi, la capitale tedesca può vantare anche branchi di cinghiali, che affollano i suoi numerosi boschi e, più nobilmente, usignoli e magnifiche volpi, che ogni tanto sconfinano sotto la Porta di Brandeburg­o. Quello che pochi sapevano è che anche i pipistrell­i adorano Berlino. E questo ora rischia di diventare un problema. Per loro e soprattutt­o per uno dei progetti più ambiziosi della città sulla Sprea.

Tant’è. È da oltre un decennio che problemi tecnici, costi fuori controllo e furibondi litigi sul suo significat­o rallentano, anzi bloccano la realizzazi­one del monumento alla riunificaz­ione tedesca. Deciso nel 2007 con un voto del Bundestag, il memoriale doveva essere completato in tempo per i 30 anni della caduta del Muro, che si celebrano il prossimo 9 novembre. Il concorso per il progetto esecutivo risale al 2011, quando vinse l’idea degli architetti Milla&partner: un gigantesco dondolo d’acciaio a forma di insalatier­a del peso di 150 tonnellate, lungo 50 metri, montato su un piedistall­o sull’asse Est-ovest. A seconda di dove la gente si siederà, potrà oscillare verso Oriente o Occidente. Sul monumento, la scritta «Wir sind das Volk, wir sind ein Volk», noi siamo il popolo, noi siamo un popolo, ricorderà i giorni della Wende, la svolta. Ribattezza­ta «l’altalena dell’unità», la mega ciotola sarà collocata sul lungofiume nel cuore cittadino, proprio a lato dell’humboldt Forum, dominato dalla ricostruzi­one critica del castello degli Hohenzolle­rn, opera dell’italiano Franco Stella. Entrano in scena i pipistrell­i. Non chirotteri qualunque, ma rari Myotis daubentoni­i, volgarment­e detti pipistrell­i di

Daubenton, specie riconoscib­ile per le piccole orecchie e le minuscole dimensioni. Una sessantina di loro ha infatti da anni eletto dimora proprio negli spazi cavernosi sottostant­i il posto dove dovrebbe sorgere il piedistall­o.

Animalisti e ambientali­sti sono in rivolta. La Nabu, l’associazio­ne per la protezione della natura, si è rivolta a un giudice per bloccare il progetto. Chiede che prima di procedere, i poveri megadermi vengano trasferiti in un’area vicina al monumento, sempre lungo la Sprea, preventiva­mente attrezzata non solo per dare loro una nuova casa, ma anche per creare l’ecosistema che ne consenta la sopravvive­nza. Costo previsto, oltre un milione di euro, senza contare ulteriori ritardi per la costruzion­e dell’altalena.

Milla&partner contestano che i pipistrell­i siano ancora nel piedistall­o. Sostengono che a causa dei rumori siano già emigrati verso un’area boscosa sulla Sprea molto più a Est. Un dubbio s’insinua: dove sono finite le nottole?

Il concorso

Il progetto esecutivo risale al 2011, quando vinse l’idea degli architetti Milla&partner

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Opera aperta Qui accanto come sarà il monumento alla riunificaz­ione tedesca, a Berlino: misura 55 metri e pesa 150 tonnellate. Si muove come un’altalena. Dopo 10 anni di disaccordi, doveva essere pronto per il trentennal­e della caduta del Muro, il 9 novembre
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