Poste: educazione finanziaria per 4 mila comuni
ROMA La convocazione di oltre 4 mila sindaci è l’occasione per celebrare il secondo incontro dedicato da Poste ai piccoli comuni italiani. L’iniziativa replica quella dello scorso anno e consente di tracciare il bilancio degli impegni assunti nel 2018 dal gruppo, guidato da Matteo Del Fante. «Avevamo promesso che non avremmo chiuso nessun ufficio postale in tutti i piccoli Comuni. Ebbene: nessun ufficio postale è stato chiuso», ricorda l’amministratore delegato di Poste, indicando la principale delle promesse annunciate nel 2018 ai comuni con meno di 5 mila abitanti. Nel nuovo piano di Poste, illustrato ieri, davanti ai sindaci e alla presenza massiccia del governo con il premier Giuseppe Conte e i ministri Roberto Gualtieri, Dario Franceschini, Nunzia Catalfo, Paola Pisano, Francesco Boccia e Giuseppe Provenzano, figura l’elenco dei nuovi impegni con il territorio e con le istituzioni locali. A partire, per esempio, dall’introduzione di automezzi green, dal pos in comodato gratuito agli sportelli dei comuni, dai servizi di tesoreria e di telesorveglianza. Nel progetto sono previsti inoltre i programmi di educazione finanziaria e digitale. «Siamo consapevoli — aggiunge Del Fante — dell’importanza strategica della presenza capillare di Poste e della nostra capacità di collegare i territori alle istituzioni e ai servizi erogati centralmente: la nostra azienda accorcia le distanze, agevola le relazioni, direi che è una sorta di intermediario tra le diverse aree del Paese». Nel resoconto delle iniziative destinate ai piccoli comuni il gruppo ieri ha ricordato l’installazione di 614 Postamat, l’attivazione di 5.688 spot wifi negli uffici postali di 5.051 centri minori, il potenziamento di 219 uffici postali, l’avvio di 119 servizi di tesoreria e la donazione di 13 immobili.