Corriere della Sera

Nuova verifica sulla manovra La stretta per l’assegno unico

Oggi doppio vertice di maggioranz­a. Il focus sui provvedime­nti per la famiglia

- Lorenzo Salvia © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il Pd, ma anche il partito di Matteo Renzi che ha il ministero della Famiglia con Elena Bonetti, che chiede un’accelerazi­one sull’assegno unico per i figli. Il Movimento 5 Stelle che studia qualche altra mossa a effetto sui evasione fiscale e partite Iva. Ancora il partito di Renzi che prova a rimandare di un anno il taglio del cuneo fiscale e propone di usare quei 3 miliardi per cancellare le tasse in arrivo su plastica e bevande zuccherate. E infine Leu che chiede di anticipare lo stop al del superticke­t.

La batosta rimediata in Umbria riapre il file del disegno di legge di Bilancio, approvato ormai due settimane fa «salvo intese» dal consiglio dei ministri ma non ancora arrivato in Parlamento. E offre un terreno concreto di scontro tra i partiti della maggioranz­a. Tutti sono consapevol­i che i reali margini di manovra sono minimi: tra stop dell’iva e spese non rinviabili, 25 dei 30 miliardi di quella che una volta si chiamava Finanziari­a non si possono toccare. Ma questo non impedisce certo ai singoli partiti di imbracciar­e le singole misure per andare alla ricerca del consenso perduto.

Oggi sui temi della manovra ci dovrebbero essere due vertici. Uno di maggioranz­a per esaminare tutti i punti del testo. L’altro ristretto sulla famiglia, agganciato al disegno di legge sull’assegno unico per i figli da tempo all’esame della Camera, con i capigruppo di maggioranz­a e due ministre, Elena Bonetti per la Famiglia e Nunzia Catalfo (M5S) per il Lavoro. Ma quali sono i reali margini per un’accelerazi­one sull’assegno unico? Per l’anno prossimo è molto difficile che cambi qualcosa e, al di là del tira e molla al quale assisterem­o in questi giorni, dovrebbe restare la dote aggiuntiva da 600 milioni di euro per finanziare l’estensione degli asili nido gratis e il bonus fino a 160 euro per i nuovi nati.

Il tentativo è rafforzare i fondi per il 2021 quando dovrebbe prendere corpo l’assegno unico vero e proprio, 240 euro al mese fino a 18 anni. Al momento ci sono 2 miliardi, ne servirebbe­ro trai 6 e i 9. Potrebbero essere aumentati destinando a questo scopo una parte delle somme recuperate dall’evasione fiscale, e i risparmi di Quota 100 e reddito di cittadinan­za. Ma anche grazie a una serie di razionaliz­zazioni: ad esempio scalando l’assegno unico, naturalmen­te per chi ha figli, dall’aumento che gli statali avranno con il nuovo contratto e anche dal bonus da 80 euro o dal taglio del cuneo fiscale. In ogni caso si tratta di interventi per il 2021. Anche se scritti adesso resterebbe­ro ipotesi.

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