L’italia subito, poi si va in Europa
Trascinata dalla stella serba, Bologna è sola in testa: «Ci stiamo ancora conoscendo»
squadra: individuato dal coach Sasha Djordjevic come obiettivo principale dello scorso mercato, è stato atteso dal club finché non s’è deciso ad accettare l’offerta triennale da oltre 5 milioni netti messa sul piatto da Massimo Zanetti della Segafredo. Della Virtus è diventato leader, miglior realizzatore (18,5 punti in 20 minuti con il 61% da due, 43,5% da tre, 84% ai liberi e 5 assist) e killer nei finali in volata che i bianconeri stanno vincendo con rituale continuità.
«È tutto bello qui — racconta — ma questo primo posto al di là di farci contenti non significa nulla. Non è adesso il momento in cui guardare la classifica. L’obiettivo è migliorare il gioco». Con lui e con Stefan Markovic, altro serbo perfezionista che gli è stato affiancato per guardagli le spalle e consentirgli di non spremersi nella lunga stagione, la Virtus ha guadagnato una dimensione europea. Costruendo una formazione di stazza e talento, Djordjevic e il direttore generale Paolo Ronci hanno immaginato una squadra in grado di vincere e di raggiungere l’eurolega. Il periodo di assemblaggio ha subito un’accelerazione dopo le prime gare vinte. «In realtà ci stiamo ancora conoscendo — spiega Teodosic — ma il gruppo è ottimo e la cosa più importante è capirsi sempre meglio settimana dopo settimana».
Sulle sue spalle siedono le ambizioni di Bologna dove è riesploso l’entusiasmo per la pallacanestro. «Ancora una volta Teodosic s’è guadagnato lo stipendio» la battuta del patron Zanetti mentre coccolava il suo talento dopo il successo a Brescia. Prima in classifica, animata dalle magie del re Milos e sostenuta da un impatto fisico finora indecifrabile per le avversarie italiane, la Segafredo non nasconde di guardare all’europa. «Se sono qui è per Djordjevic e per il progetto di riportare la Virtus dov’è abituata a stare a livello continentale»: un programma di governo ambizioso per Teodosic, al quale basta una ventina di minuti in campo per tenere le V nere in cima al basket italiano.
Fenomeno Milos Teodosic, 32 anni, in azione nella partita vinta con Brescia: il play serbo è la stella della Virtus Bologna capolista (Ciamillo Castoria)
Chiamato dal coach «Sono venuto qui per Djordjevic e per riportare le V nere dove erano abituate a stare»