Rizzo da Sassoli «L’UE condanni le violenze contro i cileni»
Marco Rizzo, segretario del Partito comunista, ha incontrato il presidente del parlamento europeo David Sassoli. Un incontro chiesto dal dirigente del partito della sinistra per parlare di tre temi: la condanna nei confronti «delle terribili violenze contro i manifestanti ordinate dal governo del Cile, su cui nel Parlamento europeo non si è aperta neanche una discussione»; la «vergognosa» risoluzione parlamentare che equipara il comunismo al nazismo e «l’insopportabile blocco che perdura e si aggrava da oltre sessant’anni contro la repubblica di Cuba da parte degli Stati Uniti». Rizzo ha consegnato due
documenti a Sassoli. Nel primo si condanna la risoluzione che equipara nazismo a comunismo, perché «riteniamo che i Parlamenti non debbano e non possano riscrivere la storia a uso della contingenza politica». Si ricorda il prezzo umano pagato dall’unione sovietica. E poi questa equiparazione «significa cancellare in un colpo solo dieci anni di storia e le terribili responsabilità di Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti in merito alla guerra di Spagna». Il Partito comunista di Rizzo sostiene anche una causa che gli è cara, quella della rivoluzione cubana. Il blocco, aggravato nel ’96, «viola il diritto all’autodeterminazione, la libertà degli scambi economici ed è un’ingerenza nelle questioni di sovranità interna».