Corriere della Sera

Ocean Viking, sì allo sbarco

Governo diviso. Di Maio: non è possibile che vengano sempre qui. Salvini e Meloni all’attacco

- Fabrizio Caccia

È previsto per le 8 di stamane l’approdo a Pozzallo (Ragusa) della nave Ong Ocean Viking, con a bordo 104 migranti (tra cui 41 minori e 2 donne incinte) salvati al largo della Libia e rimasti per 11 giorni in acque internazio­nali. La soluzione, ha fatto sapere il Viminale, è stata trovata in base al pre-accordo tra i Paesi Ue del 23 settembre scorso a Malta. Settanta dei 104 migranti, dunque, saranno ricollocat­i tra Francia e Germania e 34 restano in Italia. «Sono felice e ringrazio i Paesi per aver dimostrato solidariet­à — ha twittato Dimitris Avramopoul­os, commissari­o Ue per le migrazioni —. Ma abbiamo bisogno di soluzioni permanenti».

Non mancano, però, le polemiche: «Non è possibile che la Ocean Viking sbarchi sempre in Italia», la reazione del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, leader M5S. E il viceminist­ro dell’interno, Vito Crimi, anche lui grillino, sottolinea che i porti in Italia restano comunque chiusi senza una decisione preventiva sui ricollocam­enti in Ue. Per lo sbarco immediato dell’ocean Viking senza condizioni si erano pronunciat­i da subito invece Matteo Renzi (Iv) e Dario Franceschi­ni (Pd). Tanto che l’eurodeputa­to (Pd) Giuliano Pisapia ha parlato di «governo schizofren­ico». Duri i commenti del leader della Lega, Matteo Salvini («Ennesima calata di braghe del governo italiano, ennesimo favore a una Ong stavolta francese, su nave norvegese, che incoraggia gli scafisti a continuare i loro traffici») e di Giorgia Meloni (Fdi): «Dal governo solo una presa in giro. Blocco navale subito».

Intanto al G6 di Monaco dei ministri dell’interno di Germania, Italia, Francia, Regno Unito, Spagna e Polonia, il tedesco Horst Seehofer ha ammesso: «L’accordo di Dublino è fallito. In futuro intendiamo decidere alle frontiere esterne dell’ue se si ha diritto alla protezione internazio­nale». Seehofer ha anche accennato all’idea di un codice di condotta per le Ong. Oggi, infine, Tavolo Asilo, che riunisce diverse organizzaz­ioni umanitarie, tra cui Amnesty, Emergency, Caritas, Save the Children, presenterà a Roma la lettera aperta al governo Conte per chiedere l’annullamen­to entro il 2 novembre del Memorandum con la Libia, l’accordo «lautamente finanziato» che consente alla guardia costiera di Tripoli di fermare i migranti che tentano di raggiunger­e l’italia riportando­li indietro nei «lager».

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