Corriere della Sera

Marracash, 15 canzoni «Dall’anima al fegato»

Il rapper: mi racconto attraverso le parti del corpo

- Alessio Lana

S uperata la soglia dei 40 anni, Marracash fa i conti con se stesso e mette allo scoperto Fabio Rizzo, il nome con cui è conosciuto all’anagrafe dal 1979. Il percorso di riscoperta si chiama Persona (esce domani), 15 tracce in cui analizza altrettant­e parti del suo corpo. Ci sono i denti, il cervello, il fegato, lo stomaco. Perfino l’anima. «Il termine Persona va inteso in latino, dove indica un dualismo tra persona fisica e mentale», spiega Marra. Il titolo poi è un omaggio al film omonimo di Ingmar Bergman che compare campionato nel primo brano, con la voce femminile che ammonisce «Tu vuoi essere, non sembrare di essere. Ma c’è un abisso tra ciò che sei per gli altri e ciò che sei per te stesso». Insomma, è un manifesto. «Prima solo gli artisti rappresent­avano la vita — dice Marra — ora, con i social, lo facciamo tutti: costruiamo un avatar che mostriamo ma che non ci assomiglia».

Marracash ha lo sguardo felice, svagato, è vestito tutto di nero ma la grande catena d’oro e l’orologio brillano come i suoi occhi. Difficile intuire che Persona è nato da un periodo buio, il «peggiore di sempre, una crisi personale e una relazione pesante, tossica, che ha contribuit­o a togliermi la vita», come racconta anche in Crudelia. Persona quindi è la sua catarsi, è frutto di un cambio radicale. «Ho avuto un distacco totale dal mio lavoro precedente e mi sono allontanat­o anche dai social. Poi, a luglio, mi sono trovato a scrivere i pezzi di getto, uscivano come sangue da una ferita. Avevo accumulato così tante cose da dire che fino a settembre sono stato “ai domiciliar­i”, non uscivo di casa, ho solo scritto».

È pacifico che Marracash sia uno dei rapper più abili del nostro panorama, sa raccontare

Al microfono Marracash, pseudonimo di Fabio Bartolo Rizzo, è nato a Nicosia nel 1979. L’esordio del rapper avviene nel 2008 con l’album che si intitola sempliceme­nte «Marracash». Il nuovo disco arriva a 3 anni di distanza dall’ultimo, «Santeria», realizzato insieme con Gué Pequeno storie, saltare tra alto e basso e modificare il registro in un beat e in questo disco dimostra le sue molteplici anime. Non ha paura, per esempio, di citare Appartengo

dell’ambra di Non è la Rai per poi affiancarg­li una rilettura di Quelli che ben pensano, capolavoro di Frankie Hinrg che nelle sue mani diventa Quelli che non pensano, uno dei pezzi più riusciti dell’album. «La canzone originale criticava il borghese di allora, l’italiano medio che nasconde la fama, che è ipocrita. A quel tempo il confronto era tra un noi e un loro, adesso invece siamo tutti così. Il non pensare riguarda tutti, crea paradossi come terrapiatt­isti e no vax che sono ancora più stupidi dei tipi analizzati da

Frankie». Chi vota invece Lega è colpito dal «sonno della ragione, non capisco come le persone possano dimenticar­e così in fretta».

Alla (ri)scoperta della Persona contribuis­cono tanti ospiti. Ci sono Coez, Cosmo, Sfera Ebbasta, Luché, «l’amico di sempre» Gué Pequeno, Mahmood «con cui mi scambiano sempre», e due giovanissi­mi, Tha Supreme, 18 anni, che rappresent­a «l’ego, la parte più estrosa di me», e Madame, 17, che è «la mia anima, la mia parte più femminile». Parola di Fabio.

Periodo buio

«Il disco è nato in un periodo buio segnato da una crisi personale e una relazione tossica»

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● Sopra la copertina di «Persona», il nuovo album di Marracash nel quale sono presenti 9 featuring: Coez, Cosmo, Gué Pequeno, Luché, Madame, Mahmood, Massimo Pericolo, Sfera Ebbasta, Tha Supreme
La cover ● Sopra la copertina di «Persona», il nuovo album di Marracash nel quale sono presenti 9 featuring: Coez, Cosmo, Gué Pequeno, Luché, Madame, Mahmood, Massimo Pericolo, Sfera Ebbasta, Tha Supreme

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