Il Napoli è già al bivio-scudetto
Gasperini si gode il momento e mette le mani avanti: «Prima pensiamo alla salvezza»
NAPOLI Non sembri un paradosso, l’atalanta a cinque punti dalla vetta prende le distanze dallo scudetto; il Napoli che guarda da più lontano la Juve capolista, non ha mai smesso di crederci. Non lo è perché la squadra di Ancelotti è stata costruita per varcare il limite dell’eterna seconda, il gruppo di Gasperini viaggia «leggero» alla velocità del migliore attacco della serie A e gioca per singoli obiettivi. Stasera deve difendere il terzo posto dall’assalto del Napoli, reduce dal pari con la Spal e da tre giorni di polemiche.
Venti diversi, dunque, spireranno allo stadio San Paolo: da un lato la credibilità acquisita dei bergamaschi, dall’altro la dimensione da «grande» che i partenopei faticano a recuperare. Gasperini e Ancelotti partite consecutive senza pareggi tra Napoli e Atalanta in serie A: 5 vittorie per i partenopei, 3 per i nerazzurri
a confronto, il primo consapevole di un esame difficile rispolvera l’obiettivo salvezza: «Siamo a venti punti, ma sono trascorse appena nove giornate, lo scudetto è soltanto un fatto mediatico che non ci riguarda. Mettiamoci prima al sicuro in classifica, per l’atalanta storicamente è stato così. Strada facendo, se riusciremo a fare ancora meglio di adesso, penseremo a restare tra i primi sei-sette posti».
Il leader calmo, invece, preferisce il silenzio con i media e trascorre una serata con Aurelio De Laurentiis, arrivato ieri sera in ritiro a Castel Volturno. Il presidente ha colto la difficoltà del momento e, come
Garanzia
Carlo Ancelotti ha allenato e vinto in 5 Paesi diversi: Italia, Inghilterra, Francia, Spagna e Germania (Lapresse) già accaduto in passato, ha scelto di essere vicino alla squadra. Senza troppi giri di parole, né particolari moniti. Il suo Napoli deve rialzare la testa in campionato, può farlo interpretando la sfida con l’atalanta come se fosse una serata di Champions. Le motivazioni, prima di tutto. E la convinzione di non perdere la confidenza con le posizioni di vertice. Davanti ci sono sei giorni di fuoco, tra campionato e Champions, per il primo bivio di stagione e si comincia contro la squadra che a Fuorigrotta ha vinto tre delle ultime quattro sfide, neanche la Juventus vanta una striscia così positiva.
De Laurentiis ha provato ad alleggerire l’ambiente, ad allontanare le tensioni. A tavola insieme con la squadra, come se fosse una serata «normale». Allo stadio ci sarà anche un’altra presenza che può stimolare l’energia e la motivazione: è tornato dalla Cina Marek Hamsik, il capitano che ha fatto la storia del club e detiene il record di 121 gol segnati. Ancelotti ha scelto la formazione titolare, l’attacco dovrebbe essere affidato a Mertens e Lozano, gli stessi di Salisburgo, per provare a colpire in verticale la difesa alta degli avversari. Atalanta e Napoli, viaggiano a ritmi contrapposti: in campionato la squadra di Gasperini ha subito una sola sconfitta casalinga sul campo neutro di Parma contro il Torino; in trasferta il ritmo è impressionante con dieci punti su dodici, fermandosi soltanto in casa della Lazio. Zero punti però in Europa, con cinque gol rimediati a Manchester, sponda City, la settimana scorsa. Lo scotto del noviziato, che non paga invece il Napoli primo nel suo girone.
Gasperini ha dimenticato la disfatta europea ma sa che a Napoli non sarà una passeggiata: «Un esame duro, giocano bene e hanno tante soluzioni offensive». Non sta messo male neanche lui, quanto alla forza dell’attacco: sette i gol rifilati domenica all’udinese. Non c’è Zapata, il bomber infortunato, ma c’è Muriel, che è stato immediatamente contagiato dall’euforia collettiva. A casa del Napoli che, al contrario, deve esorcizzare le tensioni.