Contro la Lazio Mazzarri cerca di nuovo il suo Toro
Dopo il pareggio con il Cagliari, i granata provano a risalire nelle sfide con le grandi del campionato
TORINO È una questione di crescita. «È un campionato strano, molto aperto», ricordava Urbano Cairo, presidente del Torino, dopo il pari dei granata contro il Cagliari. Suonata la nona (giornata), una serie A che ha da poco compiuto 90 anni s’accorge d’avere una gran fretta. Ce l’ha anche il Toro pur se ora non sta andando veloce, ma il lavoro di Walter Mazzarri resta una garanzia. «Dategli un obiettivo e lui lo raggiunge», avversari e compagni di avventura concordano su questo. Contro la Lazio la trasferta è impegnativa, ma il Toro ha dimostrato di saper trovare le contromisure per affrontare gli avversari che nell’ultima stagione hanno conteso ai granata i piani alti della classifica. Insomma, grande tra i grandi. Ma ecco il punto. Questo campionato mostra un’evoluzione della specie. Un grande vecchio del calcio internazionale come Mircea Lucescu (che di anni ne ha 74) ha fotografato bene la situazione. In sintesi: «In serie A le piccole non sono più piccole». Il romeno, tra le altre, ha allenato Brescia e Inter e sa di cosa parla.
Ed è ciò che racconta la classifica. Il Torino ha 11 punti, uno in più del Milan, 4 in meno della Lazio. Che ne ha raccolti 15, proprio come il Cagliari. I sardi sono la sorpresa di inizio stagione, capaci di battere al San Paolo il Napoli. Per questo (ma non solo) un Toro in cerca della migliore condizione non disdegna il pareggio conquistato contro la banda Maran. Le difficoltà sono note, in primo luogo al tecnico. Che stasera all’olimpico cercherà di dare solidità al suo gioco d’attacco, partendo subito con la coppia Belotti-zaza, decisiva con il Cagliari. Alle loro spalle agirà Lukic, in difesa fuori Djidji, con Lyanco in vantaggio su Bremer. Saranno giovani, ma Mazzarri sa come farli diventare grandi.