Aramco, la jumbo-quotazione si farà a dicembre
(m.sab.) Dopo numerosi rinvii l’attesa quotazione del colosso petrolifero saudita Aramco è in dirittura d’arrivo. Aramco dovrebbe infatti annunciare il prossimo 3 novembre l’avvio della sua attesa Ipo, che secondo il canale televisivo Al-arabiya condurrà al debutto in Borsa il prossimo 11 dicembre. Il collocamento dovrebbe avvenire alla Borsa di Riyad, il Tadawul, e riguarderà una quota dell’1-2% del capitale dell’azienda. L’offerta dovrebbe consentire di raccogliere intorno ai 20 miliardi di dollari. Il prezzo di collocamento, secondo le fonti, sarà annunciato il 17 novembre. A una stima di fonte governativa di 2000 miliardi di dollari, gli analisti internazionali hanno contrapposto una più realistica, ma sempre colossale, valorizzazione di Aramco a quota 1.200-1.500 miliardi.
Cuoa business school, il master honoris causa a Luca de Meo
(b.car.) Una storia lunga 25 anni, tutta vissuta nel mondo dell’auto. Oggi Luca de Meo (foto), presidente di Seat, riceve il master honoris causa in Business administration del Cuoa Business School, lo stesso riconoscimento conferito a Sergio Marchionne e Luca Cordero di Montezemolo. «È un privilegio e un onore ricevere questo riconoscimento da una delle business school più riconosciute in Italia», dice de Meo. La sua carriera è iniziata in Renault, continuata in Toyota Europa e poi in Fiat dove si è occupato del rilancio di Lancia, Fiat e Alfa Romeo e ha risuscitato il marchio Abarth. Chi c’era, nel 2005, ricorda la passeggiata per Torino dopo la presentazione della nuova 500, lui e Marchionne assediati da una città che vedeva nell’auto iconica la ripresa industriale. Marchionne, per festeggiare il ritorno all’utile, premiò il team con un orologio in cui aveva fatto incidere «ubuntu», espressione africana, una regola di vita basata sul rispetto dell’altro. Nel 2017 de Meo è stato nominato Alumnus Bocconi. Entrato in Volkswagen nel 2009 come direttore, viene poi cooptato nel cda di Audi Ag. Ora, dopo aver rivoluzionato il marchio Seat, ha creato un nuovo brand sportivo, Cupra.
Ultima chiamata per l’ex Alcoa: al Mise il nodo dell’energia
(ri.que.) Incontro chiave al Mise oggi per l’ex Alcoa di Portovesme. Syder Alloys che ha rilevato l’impianto ha già speso 30 milioni per il revamping e ha assunto 130 persone. A monte però non è mai stata sciolta la questione del costo dell’energia, fattore chiave per la produzione di alluminio. Un costo dell’energia compatibile con il piano industriale sarebbe stato pari a 25 euro per megawattora (oggi è circa doppio). Il decreto Salvaimprese parlava di redistribuire agli energivori i fondi provenienti dalle aste della Co2 ma non è chiaro su quanto Syder Alloys potrà contare. Fonti vicine all’azienda lasciano intendere che non si potrà andare avanti con questa incertezza. In un incontro con i sindacati lunedì scorso si è parlato di cassa integrazione. «Il tempo è scaduto, il governo deve agire subito se vuole salvare Alcoa», dice Mirco Rota della Fiom Cgil. Con questo delicato dossier oggi si cimenterà Alessandra Todde, 50 anni, sarda, sottosegretario al Mise con delega alle crisi aziendali.