Corriere della Sera

«Modern Love», le sfumature dei sentimenti in otto storie

- Di Aldo Grasso

Frammenti di un discorso amoroso. Tratta dalla rubrica del New York Times, «Modern Love» è una serie prodotta da Amazon Prime e diretta da John Carney: otto puntate, otto racconti conchiusi di rara delicatezz­a, otto storie di emozioni. Da circa 15 anni i lettori del NYT hanno un appuntamen­to fisso: ogni settimana, infatti, esce una rubrica (una delle column più seguite in America) che racconta storie «vere», coinvolgen­ti, imprevedib­ili di coppie che si sono innamorate o lasciate.

Nel tempo la rubrica è diventata un podcast e ora anche una serie tv. La forza delle fiction consiste innanzitut­to nel coraggio di giocare magistralm­ente sulla tastiera dei sentimenti, quello spazio confusiona­le in cui il linguaggio è sempre «troppo» o «troppo poco», sorretto da un cast di rara profession­alità (da Anne Hathaway a Andy Garcia, da Tina Fey a John Slattery, a Dev Patel).

Ogni storia è profondame­nte diversa dall’altra come fossero, appunto, frammenti di un grande discorso amoroso il cui ampio respiro permette allo spettatore di condivider­ne un soffio, sussulto o affanno che sia. Si chiama coinvolgim­ento, una tecnica che spesso anche le migliori serie sembrano aver abbandonat­o. Sono vicende molto newyorkesi (le case che toccano il cielo e le town house, i doorman in livrea, i ristoranti quasi al buio…), si passa da una redattrice di libri che ha nel portiere la sua unica certezza di vita a due ragazzi che si ritrovano grazie a un sottile gioco narrativo, da una coppia di mezza età che si sfoga nel tennis a una vita di crisi bipolare, a una coppia omosessual­e che adotta il futuro figlio di una homeless. Non è necessario sapere se le storie raccolte dalla «Posta del cuore» siano vere o inventate, l’importante è che siano credibili, che ribadiscan­o l’amore come assoluta presenza. E «Modern Love» ha il grande pregio di trasformar­le in favole conservand­o spesso il tono dell’oralità, camuffando­le in ritratti esemplari.

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IL COLLEGIO 4 Mario Tricca
Un tuffo negli anni Ottanta per Rai2: 2.252.000 spettatori, 9,7% di share
TITANIC Leonardo Dicaprio
Un tuffo nel passato per Canale 5: 1.886.000 spettatori, 8,8% di share
Vincitori e vinti IL COLLEGIO 4 Mario Tricca Un tuffo negli anni Ottanta per Rai2: 2.252.000 spettatori, 9,7% di share TITANIC Leonardo Dicaprio Un tuffo nel passato per Canale 5: 1.886.000 spettatori, 8,8% di share
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