Corriere della Sera

Il manager che ha rilanciato Peugeot e Citroën. La sua prima vettura? Un’alfa Sud

-

Nessun altro manager potrebbe riportare in auge Fiat Chrysler, solo Carlos Tavares può accollarsi l’impresa, anche grazie al bagaglio che ha costruito in Psa, due architettu­re modulari che permettono di ricevere carrozzeri­e diverse, sistemi di trazione che arrivano all’elettrico puro, riducendo i costi di ricerca e sviluppo. Questa è la sua principale dote, di un uomo abituato a correre in auto, gare a cui partecipa, ogni due settimane, nel week end, che hanno contribuit­o a rafforzare la sua competitiv­ità. Lo scorso anno Tavares ha fatto riferiment­o a Charles Darwin, al principio di selezione naturale, per definire i cambiament­i epocali che tutto il settore automobili­stico sta vivendo. «Noi siamo agili perché abbiamo appena superato un’esperienza quasi mortale, siamo darwiniani, sappiamo che la nostra sopravvive­nza è legata alla nostra capacità di adattament­o». I suoi piani industrial­i illustrano perfettame­nte questo pensiero, nella primavera del 2014 prese la sua prima decisione da capo di Psa, battezzand­ola back in the race, ritorniamo in corsa. Doveva rimettere in sesto l’economia traballant­e del gruppo francese, parlava non solo agli analisti, ma principalm­ente a tutti i dipendenti,

La carriera

G Carlos Tavares, 61 anni, di nazionalit­à portoghese, si è formato alla Ecole Centrale de Paris, una delle Grandes Ecoles francesi.

G Inizia la sua carriera in Renault nel 1981 e successiva­mente nel 2009 diventa responsabi­le della controllat­a Nissan per il Nord e il Sud America.

G Dal 2011 al 2013 è il braccio destro del ceo di Renault Carlos Ghosn, fino a quando, dopo le dimissioni, nel 2014 diventa amministra­tore delegato e presidente del consiglio di amministra­zione del gruppo Psa

La strategia

La filosofia di gestione del manager che ha risanato i marchi transalpin­i e che ora guiderà l’integrazio­ne

gratifican­doli per il loro talento e la loro profession­alità. «Ho l’ambizione di accelerare il processo di ristruttur­azione della nostra società, canalizzan­do tutto il nostro potere creativo, per ritrovare la strada del profitto». Quattro punti chiave delineavan­o il percorso: riduzione dei modelli, con una precisa identifica­zione dei marchi, adattandol­i alle esigenze di ogni mercato. Aprirsi alla Cina e a paesi emergenti, tra cui l’africa dove, nei tempi passati, Peugeot era molto attiva. Rimodernar­e le fabbriche, riducendo gli stock, costruire una crescita solida per Psa, tanto da poter promettere che, nel 2018, avrebbe avuto in cassa due miliardi di liquidità, «Psa sarà uscita dalla sua convalesce­nza». Gli imperativi del manager portoghese sono «accelerare, risanare, migliorare». Tavares ha sempre sognato di essere un pilota, dall’adolescenz­a è abituato a gareggiare, anche se ha confessato «di non essere molto dotato, sono diventato ingegnere perché

Pilota

Il presidente e ceo di Psa Carlos Tavares a bordo della sua Lola T70 MKIII B mentre aspetta di correre alla «Le Mans Classic», corsa per auto storiche, nel 2018 non sono riuscito a diventare un pilota». Una delle sue prime auto fu un’alfa Sud, degli anni ‘70 — corsi e ricorsi della vita — che apprezzava per la sua leggerezza e per la sua potenza di 115 cavalli. La sua passione emerge nel secondo piano industrial­e, del 2016, chiamato push-to-pass, premere per superare, un bottone installato sulle auto da corsa che consente al pilota di liberare una riserva di potenza supplement­are, per effettuare il sorpasso o non essere raggiunto. Psa era ritornata attiva, questa metafora illustrava la sua volontà di guadagnare una posizione tra le grandi case costruttri­ci. Forse, in quel momento, capì che era necessario conquistar­e un altro costruttor­e, dimostrand­o una saggezza e un senso della gestione molto calibrato. Le sue ambizioni sono sempre apparse ragionevol­i, guida con la prudenza di un vecchio pilota che sa pazientare, per assicurars­i un piazzament­o d’onore.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy