Google compra Fitbit, il bracciale dei battiti che piaceva a Obama
Quattro giorni dopo una trimestrale in chiaroscuro (ricavi in crescita del 20 per cento, utili in calo del 23), Google ha annunciato l’intenzione di comprare Fitbit per circa 2,1 miliardi di dollari.
Il vice presidente dei dispositivi e dei servizi di Mountain View, l’ex presidente di Motorola Rick Osterloh, ha scritto che l’acquisto della società di San Francisco che produce dispositivi per il tracciamento delle prestazioni fisiche e sportive è «un’opportunità per investire ancora di più in Wear Os (la versione di Android per gli smartwatch, ndr) e per introdurre sul mercato dei dispositivi indossabili realizzati da Google».
L’obiettivo del colosso calimilioni i clienti di Fitbit, società fondata nel 2007 da James Park ed Eric Friedman forniano è innanzitutto arricchire l‘offerta hardware, attualmente composta da smartphone, smart speaker, termostati e altri oggetti per la casa — «Siamo ancora gli inizi», aveva detto lunedì agli investitori l’amministratore delegato di Google, Sundar Pichai, senza dare dettagli sull’andamento della divisione.
Con Fitbit, che nel 2015 ha goduto della visibilità garantita dall’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, immortalato in più occasioni con i suoi braccialetti intelligenti, Google punta in modo specifico sul binomio hardware-monitoraggio del fitness e della salute.
La società fondata nel 2007 da James Park ed Eric Friedman
L’investimento Investimento da 2,1 miliardi. La società, nata nel 2007, anche nel mirino di Facebook
— su cui aveva fatto un pensierino anche Facebook — non si limita infatti a commercializzare prodotti tecnologici, ma gestisce una piattaforma che raccoglie ed elabora dati. E si è affrettata a chiarire che le informazioni dei suoi 28 milioni di clienti su battito cardiaco o ciclo mestruale «non saranno utilizzate per gli annunci di Google» e si potranno «rivedere, spostare o cancellare». Sulla salute Apple ha già messo mani (e polsi) con l’apple Watch, orologio intelligente più usato con il 46,4 per cento del mercato (segue Samsung, Fitbit è terza con il 9,8 per cento e ha un po’ rallentato con l’ultima linea, Versa Lite). Quindi: se l’anno prossimo i regolatori americani ed europei diranno che il matrimonio s’ha da fare, mentre (e nonostante?)portano avanti le loro indagini antitrust su Google, la Mela avrà un nuovo rivale.