Corriere della Sera

In Cina debutta la rete di ultima generazion­e 5G

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estende alle coppie omosessual­i le normative attualment­e in vigore per i genitori naturali, adottivi e affidatari. Il genitore, quindi, secondo la policy aziendale di Zurich, è esente dalle connotazio­ni di genere. Nel merito della politica dedicata a mamme e papà, rientra anche il congedo retribuito di sei settimane per i neo-genitori e la creazione delle «baby zone», uffici attrezzati con giochi e mini postazioni dove madri e padri possono lavorare accanto ai figli in caso di esigenze improvvise. «La tutela della donna e madre lavoratric­e è una conquista degli anni ’70, ma la società civile è oggi molto cambiata — aggiunge Troya —. Non esiste un unico modello familiare e sono in crescita i genitori adottivi, affidatari e le coppie omosessual­i». Fondamenta­le per il benessere dei dipendenti anche la prevenzion­e e la cura della salute. Periodicam­ente l’azienda organizza visite di controllo

Ieri in Cina è stato il primo giorno con la rete 5G. La copertura è garantita per una cinquantin­a di città, tra cui Pechino, Shanghai, Guangzhou e Shenzhen. A Shanghai sono state attivate 11.859 stazioni in 5G per coprire anche le aree periferich­e della città. I tre operatori principali China Mobile, China Telecom e China Unicom lanceranno le tariffe per la rete di ultima generazion­e a partire da 128 yuan al mese (16 euro). In Italia la tecnologia 5G verrà introdotta nel 2020, ma in alcune città sono già partite le sperimenta­zioni.

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