Corriere della Sera

Nuovo allarme di Conte «Non possiamo sempre andare al massimo»

L’inter a Bologna, in panchina tornano Sensi e Vecino

- Guido De Carolis

Magari è proprio come dice Antonio Conte. «Oggi parlare di scudetto è un aspetto mediatico, non sarei serio se lo facessi». L’inter però è lì, appena un punto dietro alla Juventus e, nella storia della serie A a girone unico, mai aveva vinto otto delle prime dieci partite. La trasferta di Bologna non è solo una tappa intermedia nella battaglia con i bianconeri di Sarri, è pure la prova generale in vista della sfida decisiva di Champions contro il Borussia Dortmund.

Conte non ha fatto mistero della sua preoccupaz­ione: la squadra è stanca, fiaccata da tante partite e infortuni. L’emergenza ora è più contenuta, Sensi e Vecino sono di nuovo arruolabil­i, ma la sorpresa potrebbe essere il debutto da titolare di Lazaro. Al di là di una rosa corta, ad agitare il tecnico nerazzurro è un tratto dell’inter da correggere. «Dobbiamo andare sempre a duemila all’ora. Se stacchiamo il piede dall’accelerato­re è difficile vincere la partita», analizza. Un giudizio dettato dai rilassamen­ti (quasi fatali) con Sassuolo e Brescia.

L’inter è da sistemare, nel mentre però la coppia Lukaku-lautaro fa faville e i nerazzurri sono concreti. Dopo l’atalanta è la squadra più prolifica, sempre andata in gol nelle prime 13 partite stagionali. Il rovescio della medaglia è una difesa più distratta, tanto da subire almeno una rete in tutte le ultime cinque gare di campionato.

Una pecca che non toglie pressione alla Juventus, come ammesso pure da Cristiano Ronaldo. Conte schiva i paragoni

Conte La Var non viene utilizzata da tutti allo stesso modo e ciò mi lascia perplesso. Però può aggiustare, correggere l’errore grosso: fossi un arbitro la userei sempre

con il passato bianconero, sa di non avere una rosa al livello degli avversari. La sfida però è nei fatti e nei risultati, su quelli l’inter si sta rivelando tostissima. «Per noi l’obiettivo è essere credibili e avere l’ambizione di tornare a vincere». Tra lui e Sarri un punto di contatto c’è: la Var. «Non viene utilizzata da tutti allo stesso modo e ciò mi lascia perplesso, crea precarietà. La Var può aggiustare, correggere l’errore grosso: fossi un arbitro la userei sempre. Magari da allenatore potessimo avere qualcosa che corregge le fesserie che facciamo». Fin qui però Conte di errori non ne ha commessi, se l’inter sta lì il merito è suo. Può restarci solo se dal mercato arriverà un aiuto concreto.

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Romelu Lukaku
(Getty Images) Punto fermo Romelu Lukaku
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