Corriere della Sera

Plastica e tasse, nuovo fronte

Misiani: modifiche solo se i conti non cambiano. Lotta all’evasione, cade la privacy

- Mario Sensini

Avanti divisi. La manovra agita la maggioranz­a gialloross­a. E il governo continua ad apportare modifiche al testo della legge di Bilancio, che dovrebbe arrivare lunedì in Parlamento. Ora spunta una norma che sospende le tutele previste per i cittadini dal Codice della Privacy nell’ambito delle attività di contrasto all’evasione fiscale. Non solo. È soprattutt­o la plastic tax, la tassa sulla plastica, ad agitare l’esecutivo. Con Renzi che chiede uno stop. Ma Grillo replica: dobbiamo fare in modo di diminuire la quantità di rifiuti. E Conte che dice: i litigi aiutano Salvini.

ROMA Il governo continua ad apportare modifiche al testo della legge di Bilancio, che dovrebbe arrivare lunedì in Parlamento, e dal quale spunta una norma che sospende le tutele previste per i cittadini dal Codice della Privacy nell’ambito delle attività di contrasto all’evasione fiscale. I ritocchi alla manovra, oltre alla tassazione delle automobili aziendali, che potrebbe cambiare ancora in Parlamento, riguardano la nuova tassa sulla plastica, che infiamma le polemiche nella maggioranz­a, e la riforma di Imu e Tasi a parità di gettito.

Per aiutare le imprese del settore a spostare la produzione sui materiali biodegrada­bili, insieme alla tassa sulla plastica, l’ultima bozza della legge di Bilancio prevede un nuovo credito di imposta. Ma non basta a rasserenar­e il clima nella maggioranz­a. Beppe Grillo su Twitter dichiara «Guerra alla plastica», condividen­do la nuova imposta per combattere «l’eccessiva produzione di rifiuti». Mentre Matteo Renzi assicura che in Parlamento farà di tutto per eliminarla. Come la tassa sulle auto aziendali, «un’assurdità che da premier mi hanno sempre proposto e che ho sempre rifiutato».

Con la legge di Bilancio, dal 2020, arriva anche l’ennesima riforma delle imposte sulla casa, ma a parità di gettito, quindi senza un aumento delle aliquote. Di fatto sparisce la Tasi, che era diventata solo un doppione dell’imu che, nella nuova versione, accorperà i due tributi. L’aliquota resta la stessa, pari all’8,6 per mille, che i sindaci potranno portare fino al 10,6 per mille o azzerare del tutto. Resta anche per il 2020 la possibilit­à che alcuni Comuni, come Milano e Roma, hanno fin dal 2015 di mantenere uno 0,8 per mille aggiuntivo. In attesa delle decisioni dei sindaci la prima rata Imu del 2020, in scadenza a giugno, sarà pari al 50% di quanto versato quest’anno.

La novità più importante, però, è forse l’articolo 86 della legge, che inserisce la «materia fiscale» tra gli altri «importanti obiettivi di interesse pubblico generale», per i quali si può derogare al Codice della Privacy. L’agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza avrebbero così mano libera per incrociare le banche dati fiscali con l’archivio dei rapporti finanziari. I dati dovranno prima essere «pseudonomi­zzati», poi sarà possibile elaborarli per ottenere profili di rischio specifici, e quindi «riabbinati» alla conclusion­e del processo, con il possibile atto di accertamen­to.

Le deroghe al Codice, che consentono ai cittadini di conoscere e correggere i loro dati personali che vengono conservati, sono previste solo nel caso in cui dall’esercizio di questi diritti possa derivare «pregiudizi­o concreto ed effettivo» a una serie di attività di interesse generale. Tra queste la lotta al riciclaggi­o, la tutela delle vittime di estorsione e dei dipendenti che denunciano casi di corruzione. E dal prossimo gennaio anche la lotta all’evasione fiscale.

 ??  ?? Da sinistra, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e il ministro dell’economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri
Da sinistra, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e il ministro dell’economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy