Corriere della Sera

Dai Giochi alle nozze Una vita tutta d’oro

Antonella e Gianni, la regina del fioretto e il pallanuoti­sta-eroe «Le medaglie, i Giochi e la Storia, i nostri 50 anni di amore» è la regina del fioretto. Lui in vasca uno degli atleti più forti e di maggior carisma. Arriva il primo figlio nel 1970, il

- Di Riccardo Bruno

L’ultimo oro è del 23 ottobre scorso. Cinquant’anni di matrimonio, nozze d’oro appunto, metallo cui entrambi sono abituati. Lui, Gianni Lonzi, 81 anni, pallanuoti­sta del Settebello trionfò all’olimpiade di Roma 1960; lei, Antonella Ragno, 79, schermitri­ce vincitrice ai Giochi di Monaco nel 1972. «Come abbiamo fatto a resistere mezzo secolo? Lui è sempre stato fuori per lavoro, l’avrò visto non più di 15 anni» scherza lei. L’ironia collante di un amore olimpionic­o. a pagina

FIRENZE L’ultimo oro è arrivato il 23 ottobre. Cinquant’anni di matrimonio, nozze d’oro appunto, metallo prezioso con cui entrambi hanno una certa dimestiche­zza. Lui, Gianni Lonzi, 81 anni, ex pallanuoti­sta del Settebello che trionfò all’olimpiade di Roma 1960; lei, Antonella Ragno, 79, schermitri­ce vincitrice ai Giochi di Monaco nel 1972. «Come abbiamo fatto a resistere per mezzo secolo? Lui è sempre stato fuori per lavoro, l’avrò visto non più di quindici anni» scherza lei.

L’ironia è uno degli elementi che ha cementato la coppia. Oltre ovviamente allo sport, con le Olimpiadi a scandire incontri e corteggiam­enti. «Ci siamo visti per la prima volta alla cerimonia di chiusura di Roma. Lui già un campione, io non sapevo nemmeno cosa fosse la pallanuoto» ricorda lei. Un’occhiata, un saluto e passano altri quattro anni.

«La rividi a Tokyo nel 1964, la portai in bicicletta nel villaggio olimpico» rammenta lui. E lei: «Già mi veniva dietro...». Ma ancora niente, devono aspettare Messico ‘68.

«Esattament­e la “semana preolimpic­a” organizzat­a l’anno prima per abituarsi all’altura. Non c’erano gare, eravamo allegri e spensierat­i». Aggiunge lei: «È lì che è scoppiata la scintilla». Corregge lui: «Semmai la bomba».

Nasce così quella che adesso si direbbe una coppia glamour, con benedizion­e del Coni e di tutto l’ambiente sportivo. Lei, figlia d’arte (il padre Saverio fu oro a squadre a Berlino nel ‘36), 9 titoli italiani,

e poi dirigente, presidente mondiale e ancora adesso europeo della commission­e tecnica della Federazion­e.

«Ho sempre goduto dei suoi successi, mai provato invidia — assicura lei —. Siamo sempre stati in sintonia, anche se non è stato facile crescere i figli con lui spesso lontano. Ma lo sapevo fin dall’inizio che non avrebbe mai rinunciato alla sua passione».

A 81 anni Lonzi è a casa un paio di giorni a settimana, pianifica calendari e presiede incontri in giro per il mondo. Una carriera senza intervalli. «Ma se mi chiedono qual è la medaglia più bella, anche se qualcuno del mio ambiente può storcere il naso, io rispondo quella al valore civile per l’alluvione di Firenze».

Il quartiere di Firenze dove è nato, cresciuto e ancora vive, sulla riva sinistra dell’arno, il 4 novembre del 1966 fu sommerso. «L’acqua nelle strade era alta cinque metri, ma per me era solo il fiume dove avevo sempre nuotato. Non ci pensai un attimo e mi tuffai».

Dall’alba fino al pomeriggio non si risparmia. «Un nonno mi chiese di andare a prendere il suo nipotino, recuperai un anziano immobilizz­ato a letto, due giovani pompieri alla deriva su un barcone...». Alla fine sono 49 le persone che riesce a portare in salvo. «Solo dopo, vedendo le immagini, mi resi conto del pericolo. Però aiutare gli altri è stata la soddisfazi­one più grande della mia vita». Chiosa la moglie: «Come potevo farmi sfuggire un eroe».

L’alluvione

Lonzi nel 1966 salvò 49 persone dalla furia dell’arno, che aveva sommerso Firenze

In mezzo secolo di vita assieme la coppia Lonzi-ragno ha trovato nuovi terreni comuni. Lei ha dimenticat­o la scherma e apprezzato palloni e piscine, lui ha scoperto il burraco e la lirica («ma preferisce i balletti perché vede il gesto atletico» lo punzecchia lei).

Lui adesso è un po’ stanco di viaggiare ma non vuole mollare. «La bellezza dello sport è stare con i giovani». Lei lo guarda ancora innamorata. «Con lui mi sono sempre sentita sicura. Cinquant’anni, in effetti, sono volati».

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I campioni olimpici Gianni Lonzi, 81 anni, pallanuoti­sta, e Antonella Ragno, 79, festeggian­o le nozze d’oro. In bianco e nero con la medaglia vinta da Antonella nel 1972
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Da sinistra: Antonella Ragno durante uno degli allenament­i (Foto Getty). Accanto Gianni Lonzi in piscina mentre si prepara a tirare la palla.
Qui accanto i due sportivi medagliati italiani mano nella mano durante i Giochi olimpici del 1968 che si sono svolti in Messico
Amarcord Da sinistra: Antonella Ragno durante uno degli allenament­i (Foto Getty). Accanto Gianni Lonzi in piscina mentre si prepara a tirare la palla. Qui accanto i due sportivi medagliati italiani mano nella mano durante i Giochi olimpici del 1968 che si sono svolti in Messico
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