Corriere della Sera

«Ma a chi importa il destino del premier? Io evito gli autogol»

Renzi: sì, ero in Arabia Saudita. Non è un segreto

- Di Tommaso Labate

«Ma poi, vogliamo dirla tutta? A chi volete che importi del destino personale di Giuseppe Conte o anche del mio. Chi se ne frega di Conte. Che cosa ne so se è possibile dar vita o meno a un altro governo in questa legislatur­a, forse sì, forse no, non è questo il tema... Qui il tema è come evitare che in Emilia-romagna e poi in Italia finisca com’è finita dopo la foto di Narni, e cioè che stravinca Matteo Salvini. Che cosa vogliono scattare, una bella foto di Carpi?».

Matteo Renzi mette in fila uno per uno i messaggi che gli vengono recapitati dal Pd, dai Cinque Stelle, da Palazzo Chigi e dintorni, nel giorno che si è aperto con il mezzo avviso di sfratto che il leader di Italia viva ha fatto recapitare al premier dalle colonne del Messaggero (titolo dell’intervista in prima pagina: «Avanti con o senza Conte»).

Dalla sua casa di Firenze, l’ex presidente del Consiglio compulsa il suo profilo Twitter, dove i messaggi sulla sua presenza alla Future Investment Initiative andata in scena in Arabia Saudita nei due giorni precedenti (l’ex premier era «tra i cinque presidenti e i capi di alcune delle più importanti banche e industrie di armi nel mondo», ha scritto il Financial Times) vengono messi a confronto con la sua presa di posizione contro il blocco delle armi in Turchia. «Oh, ma mica era un segreto che stavo in Arabia Saudita? Secondo voi, se dovevo tenere un segreto, andavo in un posto dove mi facevo fotografar­e con David Cameron? Tra l’altro gli avevo chiesto anche una foto dei due più illustri sconfitti da un referendum, però non ha voluto farla», spiega.

Su Twitter, però, c’è anche l’early warning sul tema del governo mandato dal Pd, a firma Dario Franceschi­ni, e indirizzat­o anche a lui. Quel «repetita iuvant: il governo Conte è l’ultimo di questa legislatur­a per cui chi lo indebolisc­e con fibrillazi­oni, allusioni e retroscena di palazzo, fa il gioco della destra».

Renzi non sembra spaventato, anzi. «Per quale motivo se la prendono con me? Pensano

Le soluzioni

Per il leader di Iv «ci sono tante soluzioni che si possono trovare senza una stangata»

che mi smarchi sulle tasse? Io ho sempliceme­nte fatto notare che, spostando di soli due mesi il taglio del cuneo fiscale, risolviamo contabilme­nte molti problemi...». Sì ma il no alla tassa sulla plastica? La presa di posizione di Italia viva contro la tassa sui prodotti zuccherini? Il niet sulle auto aziendali? Non saranno troppi, i no? «Andate a chiedere a Stefano Bonaccini, che guida la prima Regione italiana per imballaggi, la

Senatore Matteo Renzi, 44 anni, segretario del Pd dal 2013 al 2017, premier dal 2014 al 2016, è stato eletto al Senato nel 2018 stessa che andrà al voto a fine gennaio, se è d’accordo o meno con la legge sulla plastica... Ci sono tantissime soluzioni che si possono trovare evitando una stangata e magari evitando di perdere com’è successo in Umbria. Vale anche per i produttori di agrumi in Sicilia, che saranno colpiti dalla tassa sulle bevande zuccherate...».

Il leader di Italia viva, insomma, non sembra curarsi troppo delle polemiche innescate dalle sue uscite. La tesi messa a verbale nel tardo pomeriggio sulla legge di Bilancio, questa volta affidata a Facebook, è che «chi elimina autogol» (e il riferiment­o è a lui stesso) «sta facendo un favore al governo». Al contrario, «mantenere quelle microtasse dannose (…) significa fare un regalo a Salvini».

Quanto al viaggio a Riad, da cui era rientrato nella notte tra venerdì e sabato, Renzi non si mostra affatto allarmato dalle voci. «Era annunciato che andassi e non mi nascondo certo andando a un forum di preparazio­ne al G20 che si terrà in Arabia Saudita, tra l’altro circondato da fotografi». Di conferenze (ovviamente retribuite) in quella parte del mondo ce n’erano state altre e comunque altri ex capi di Stato occidental­i ne hanno tenute e ne tengono. Oltre a lui c’erano il francese Fillon e l’australian­o Rudd. E ovviamente Cameron, l’uomo che ha negato il selfie tra illustri vittime dei referendum.

La foto di Narni

Il tema è evitare che in Emilia finisca come dopo la foto di Narni. Vogliono una foto di Carpi?

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