Il padre gli passa le sue quote Ed Eric diventa il ragazzo d’oro
Sino-americano, foto coi delfini e con Rihanna, a 24 anni scala la classifica di Forbes
F ino a qualche giorno fa gran parte del grande pubblico non sapeva chi fosse; eppure da quando è adolescente posta sul suo account Instagram (ora privato, @erictse0816, 15 mila seguaci) selfie con Rihanna, Charlene di Monaco, Carla Bruni e la star del basket Yao Ming; scatti in cui sorvola le Alpi in jet, nuota coi delfini alle Bahamas, fa paracadute e snowboard; primi piani di un viso infantile che non dimostra i suoi 24 anni e nemmeno la sua ricchezza.
Da mercoledì scorso invece tutti cercano sue notizie: Eric Tse è diventato nel giro di un giorno più ricco di Donald Trump, più di Steven Spielberg e tra i 550 uomini più ricchi del pianeta secondo la consueta classifica della rivista Forbes. Il padre Tse Ping, 67 anni e sulla via del ritiro, gli ha lasciato nel giro di una notte 3,88 miliardi di dollari in quote dell’azienda di famiglia, la Sino Biopharmaceutical, holding di nove aziende di attrezzature mediche e prodotti farmaceutici con 10 mila dipendenti, e un fatturato annuo di 15 miliardi di yuan (due miliardi di euro).
Lo ha fatto, scrive in un comunicato diffuso mercoledì scorso, «per migliorare la distribuzione e la gestione della ricchezza famigliare»; la Sino Biopharm, in effetti, è già tutta un affare della famiglia di Tse Ping, che nel 2015 ne ha nominato presidente la figlia maggiore Theresa e la moglie Cheng Cheung Ling executive director, carica dirigenziale massima e speculare a quella che ha tenuto per sé. Ora, oltre a regalargli il 21,45% delle azioni dell’azienda — che valgono tutte insieme circa 8,5 miliardi e sono distribuite fra i quattro membri della famiglia — ha nominato executive director anche Eric, con uno stipendio di circa 500 mila euro l’anno più i bonus.
L’operazione, annunciata mercoledì scorso alla Borsa di Hong Kong, non è costata alla famiglia un centesimo di tasse, grazie alle leggi dell’ex colonia
Chi è
● Eric Tse, 24 anni, è il secondogenito del magnate cinese Tse Ping, fondatore della Sino Biopharmaceu -tical, colosso di apparecchiature mediche e prodotti medicinali. Il padre gli ha dato il 21,45% delle quote britannica che non tassa né la successione, né i regali; ed è stata accompagnata da un altro comunicato, a firma del giovane Eric, in cui il neoricchissimo specifica che «cercherà di partecipare a eventuali liste e classifiche», come quelle della rivista Forbes che censisce ogni anno i ricchi più ricchi del mondo, «non come Eric Tse, ma con il nome intero della sua famiglia». Può sembrare un dettaglio, non lo è: negli stessi censimenti di miliardari il nome del padre, Tse Ping, è spesso accompagnato dalla dicitura «self-made», cioè ricco «fattosi da sé».
Ed è proprio così, con tanto di storia di rivalsa personale su una famiglia che lo credeva perduto: negli anni 50 quasi
Il «regalo»
3,88 miliardi in azioni Senza tasse di successione: a Hong Kong non si pagano
tutti i membri del suo clan, la ricchissima famiglia Dhanin, lasciavano la Cina della Rivoluzione Culturale per trasferirsi e prosperare in Thailandia (ora sono la famiglia più ricca del Paese). Tse Ping invece restò: non voleva abbandonare gli anziani di casa, che rifiutavano di partire. Costretto dal governo a trasferirsi in campagna, perse — come milioni di suoi coetanei — la possibilità di frequentare il college; e quando negli anni 70 riuscì a trasferirsi a Hong Kong lo zio miliardario Dhanin Chearavanont lo mise a servire il tè alle riunioni. Era troppo vecchio. Così, almeno, gli avevano detto; la sua Sino Biopharm, però, fondata nel 2000, cresce secondo Forbes del 15% l’anno.
Ora al figlio Eric dà le opportunità che la storia gli aveva tolto, e Eric — nato a Seattle, cittadinanza cinese e americana, studi in Cina, Hong Kong e una laurea in Finanza alla prestigiosa Wharton School — sembra ricambiare, promettendo «un profilo basso» e lavorando molto: è Ceo di altre cinque aziende, fra cui il colosso delle risorse umane Liepin. E sta lontano dagli eccessi alla Kylie Jenner (che ha spodestato dalla cima della lista dei miliardari più giovani)